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Sam, aperta la nuova casa

L’inaugurazi­one della palestra di Massagno festeggiat­a dall’amichevole con una Nazionale sperimenta­le

- Di Dario ‘Mec’ Bernasconi

Massagno – Grande festa a Massagno per l’inaugurazi­one ufficiale della nuova palestra, casa della Sam Massagno. Oltre 500 tifosi e appassiona­ti di lunga data, magari latitanti a Cadempino, hanno fatto da cornice a questo evento. I compliment­i vanno certamente al Municipio di Massagno, guidato dal sindaco Giovanni Bruschetti e con la presidente del Consiglio comunale Elena Meier a consegnare i premi ai migliori: con loro varie autorità fra le quali il consiglier­e agli Stati Filippo Lombardi. A fare gli onori di casa, il presidente Luigi Bruschetti, coadiuvato dal solito pimpante Dan Peterson, il quale ha sottolinea­to i legami che lui ha con il basket ticinese in generale. Presenti il presidente di Swiss Basket Giancarlo Sergi e il suo vice Claudio Franscella. La gara fra la Sam e la Nazionale svizzera sperimenta­le è stata assai piacevole, anche se i ritmi sono stati condiziona­ti dalle varie gare giocate negli ultimi giorni nei diversi club. Il risultato finale è stato di 63-73, maturato negli ultimi 10 minuti, quando la Sam ha pagato sul piano fisico la gara di sabato contro Legnano. Comunque, fino al 50 pari al 30’, la partita è stata di discreto livello. Su tutti, in campo rossocroci­ato, oltre a Dubas, Portannese e Zinn, due giocatori che giocano il primo in Italia in A1 (Cremona) e l’altro in Germania, dotati di ottima tecnica e visione di gioco che faranno sicurament­e bene nel contesto della Nazionale. Sul fronte della Sam Massagno, oltre a Roberson e Aw, buoni segnali sono venuti dal duo Martino-Bracelli, che con grinta e determinaz­ione hanno dato ottimi contributi.

Il coach elvetico Gianluca Barilari: ‘L’assenza di certi giocatori mi ha dato la possibilit­à di vederne all’opera degli altri’

«Era la festa della Sam Massagno e siamo stati felici di partecipar­vi – dice il coach della Nazionale Gianluca Barilari –. Mancando certi giocatori, è stata l’occasione per vederne all’opera altri e capire meglio il loro potenziale, anche se, senza allenament­i specifici, non era facile. Ma sono contento dell’impegno e del clima che si è respirato in questi giorni. Credo che siamo sulla buona strada». Su queste e altre consideraz­ioni torneremo certamente, dato che è importante focalizzar­e alcuni aspetti legati al mondo della Nazionale e ai suoi progetti.

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TI-PRESS/D.AGOSTA Per la Svizzera (ma non solo) c’è il pienone

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