Corsi obbligatori in una scuola ticinese accreditata per chi chiede il passaporto svizzero
Per ottenere il passaporto svizzero sarà necessario sostenere un esame sulle conoscenze culturali, storiche e geografiche del Paese dopo aver seguito un corso in una scuola ticinese accreditata. Questa la principale novità della rivista legge sulla cittadinanza ticinese e sull’attinenza comunale, che recepisce le modifiche intervenute in materia sul piano federale. Ieri il Gran Consiglio ha dato il suo avallo, accogliendo a larga maggioranza il rapporto di Maurizio Agustoni (Ppd). A far discutere il plenum è stata la richiesta di sancire l’obbligatorietà del voto palese nei legislativi comunali, chiamati a deliberare sulle richieste di naturalizzazione. Oggi sono i Comuni a decidere. Una linea – quella di lasciare agli enti locali la possibilità di scelta nel modo di esprimere il voto – che è infine stata confermata. Anche se c’era chi riteneva, per dirla con Giovanna Viscardi (Plr), che «chi ha paura di ritorsioni nell’esprimere il suo voto su una naturalizzazione, allora è nel posto sbagliato». Agustoni ha ribattuto sostenendo che «vi sono su entrambi i fronti due pregiudizi infondati: sembra che c’è chi ritiene i richiedenti degli energumeni pronti a vendicarsi per un eventuale diniego del passaporto, e allo stesso tempo c’è chi considera i consiglieri comunali dei fascisti che non vedono l’ora di negare la naturalizzazione». Meglio – ha concluso – confermare l’autonomia comunale come avviene oggi: «Del resto – ha concluso il relatore – non sono venuto a conoscenza di problemi particolari».