L’assenza d’inflazione condiziona Fed e Bce
«Cosa ci dobbiamo aspettare sul mercato finanziario da qui a fine anno?». Al quesito ha cercato di rispondere lunedì scorso Marco Piersimoni, Senior investment manager di Pictet asset management, di fronte agli investitori presenti alla Villa Principe Leopoldo di Lugano. «Al momento – ha spiegato – regna una calma apparente. Siamo a un giro di svolta? Dobbiamo aspettarci sorprese?». Di certo una sorpresa in questo 2017 è arrivata ed è l’assenza di inflazione che risulta la grande assente a livello globale. «È finito il mercato telecomandato dalle Banche centrali e ora siamo pronti a entrare in un regime diverso che pone fine alle iniziative di politica monetaria e dà inizio a politiche finanziarie e alla deregulation grazie anche alla situazione creatasi con l’elezione di Donald Trump», ha spiegato Piersimoni. Ora occorre chiedersi in che direzione si muoveranno i mercati. Al momento le condizioni macroeconomiche (indicatori economici e indici anticipatori) sono buone. Nonostante i rischi geopolitici (vedi attentati in Spagna o le provocazioni nordcoreane) il quadro economico resta positivo e il quadro inflazionistico non muta, registrando un’inflazione bassa al di sotto degli obiettivi disposti dalle banche centrali, ossia sotto il 2 per cento. Anche in area euro, nonostante il rafforzamento della moneta unica (evidente riflesso di un’economia forte) e quindi del cambio euro/dollaro, il quadro politico e quello economico restano incoraggianti. «A fronte di questa situazione, dove andranno i mercati?» si è chiesto ancora Marco Piersimoni. «Fino a quando l’euro sarà forte, la Bce non potrà alzare i tassi. Per quanto riguarda la Fed, invece, molto dipenderà da che cosa succederà da qui a sei mesi quando si insedieranno i nuovi dirigenti, tutti nominati direttamente dal governo. Decisioni che potrebbero vedere la riconferma di Janet Yellen il cui mandato è a scadenza nel 2018 e la nomina di un nuovo vicepresidente dopo le dimissioni del numero due della Fed Stanley Fisher, entrato in conflitto con la Casa Bianca sul tema dell’allentamento delle regole». PA.PE