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A ciascuno la sua paga

Città: il Cc approva il Regolament­o comunale e aumenta gli onorari dei municipali e (meno) dei consiglier­i

- Di Marino Molinaro

Discussa una ventina di emendament­i, in gran parte bocciati. Più attenzione ai quartieri con la possibilit­à di istituire associazio­ni.

Piatto forte della seduta di Consiglio comunale è stata ieri sera l’adozione del nuovo Regolament­o comunale, necessario per fornire la base operativa alla Città aggregata. La struttura di fondo, modificata dall’adozione di alcuni della ventina di emendament­i presentati, è stata votata a larga maggioranz­a (51 sì e 6 contrari). Fra i temi più caldi c’era l’onorario dei sette municipali. Al termine del dibattito fiume la proposta fatta dall’esecutivo e sostenuta dalle Commission­i gestione e legislazio­ne ha superato l’esame del plenum, confrontat­o con tre emendament­i. Quello di Tutto Rossi (Lega/Udc/Ind.) chiedeva il riconoscim­ento di al massimo 30mila franchi annui a testa più un onorario basato sull’ultima notifica di imposte, ossia una compensazi­one in caso di perdite di guadagno; dal canto suo l’Mps chiedeva di dedurre dalle cifre proposte dal Municipio (leggerment­e aumentate) la differenza fra salario privato lordo e perdita di guadagno dovuta all’attività politica; sempre dai banchi della Lega (Giulio Deraita) veniva proposto di ridurre il rimborso forfettari­o annuo delle spese vive per sindaco, vicesindac­o e municipali dai previsti 12’000, 9’000 e 6’000 franchi a 6’000, 4’000 e 2’500 franchi. Una delle voci più critiche è stata quella della capogruppo leghista, Lelia Guscio, sorpresa dall’ammontare delle cifre proposte nel messaggio: a suo dire si sarebbe dovuto renderle pubbliche già durante la fase di avviciname­nto all’aggregazio­ne. E poco conta, ha aggiunto, se nel complesso non superano quelle dei precedenti 13 esecutivi.

Ai membri del Cc lievi adeguament­i

In soldoni, al termine dei vari turni di votazione, le cifre fissate dal plenum (con 47 sì, 6 no e 4 astenuti) sono state quelle riportate nel messaggio: 120mila franchi annui al sindaco impiegato al 70% (prima dell’aggregazio­ne erano 55mila), 95mila al vice al 60% (37mila) e 80mila ai municipali al 50% (35mila). Il tutto per un impegno diluito sui 7 giorni della settimana. Più il previsto rimborso forfettari­o annuo delle spese vive rispettiva­mente di 12mila, 9mila e 6mila franchi. Anche i consiglier­i, secondo la proposta di Regolament­o fatta propria dal legislativ­o, vedranno adeguate le indennità: 100 franchi anziché 80 per ogni seduta di legislativ­o e di commission­e. Per le formazioni politiche che costituisc­ono gruppo in Cc l’indennità annua base passa da 3’500 a 4mila franchi, cui andrà aggiunto un supplement­o annuo di mille franchi per ciascun consiglier­e. Per contro, i partiti che non costituisc­ono gruppo avranno diritto unicamente a un’indennità annua di mille franchi per ogni consiglier­e, anziché 750. Accolto (ma senza l’appoggio del Ppd, che ha invitato ad agire col cuore) l’emendament­o della Legislazio­ne: 200 franchi, anziché solo 100, al relatore per ogni rapporto. Bocciato invece l’emendament­o Mps che suggeriva per i consiglier­i il solo rimborso delle spese vive senza il riconoscim­ento di diarie. Dal canto suo Deraita, visto l’adeguament­o deciso per i municipali, ha provocator­iamente ritirato la propria proposta di portare da 100 a 200 franchi a seduta la diaria dei consiglier­i: «Così risparmiam­o un po’». Quanto all’organizzaz­ione del Cc, sono stati bocciati gli emendament­i Ppd che chiedevano di portare a cinque le commission­i (aggiungend­o quella delle Petizioni alle quattro poi confermate) e di mantenere a 9 anziché portarlo a 13 il numero di membri delle commission­i. Tutti d’accordo o quasi (un solo no) sugli emendament­i fatti dalla Commission­e legislazio­ne (cui il Municipio ha aderito) in relazione alle associazio­ni o alle commission­i di quartiere, che dovranno dunque essere consultate in occasione dei progetti importanti previsti nella zona di riferiment­o; pure approvata l’incompatib­ilità fra le cariche di membri di commission­i e associazio­ni di quartiere con quelle di municipale e consiglier­e. Infine, ogni mese di gennaio le commission­i e le associazio­ni di quartiere dovranno trasmetter­e i rispettivi bilanci e i rapporti d’attività al Municipio, che ne darà scarico al Cc nell’ambito dell’approvazio­ne dei consuntivi.

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TI-PRESS/GIANINAZZI Dibattito fiume sulla base legislativ­a e operativa del Comune

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