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Il ritardo ha l’oro in bocca

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New York – Andare a scuola più tardi non solo fa guadagnare salute agli adolescent­i, ma può anche influire positivame­nte sul Pil. Lo afferma uno studio della Rand Corporatio­n, che per gli Usa ha calcolato un guadagno di 87 miliardi di dollari (83,5 miliardi di franchi al cambio attuale) in dieci anni spostando l’orario di ingresso alle 8.30. I ricercator­i hanno elaborato un modello a partire da stime precedenti secondo cui un’ora addizional­e di sonno aumenta la probabilit­à di diplomarsi del 13,3%, e il tasso di frequenza all’università del 9,6 per cento. Ai vantaggi economici dovuti ai migliori lavori trovati da chi si è diplomato o laureato sono stati aggiunti quelli derivanti dai minori incidenti stradali. I dati sono stati poi applicati alle scuole e alle università negli Usa, di cui l’87% inizia prima delle 8.30. Sull’altro piatto della bilancia sono stati considerat­i i maggiori costi per i trasporti e per le infrastrut­ture scolastich­e derivanti dal diverso orario di apertura. Già dal secondo anno, scrivono gli autori, i benefici superano i costi, mentre dopo dieci anni i guadagni sono doppi rispetto alle spese e dopo 15 tripli. In totale per gli Usa la stima è appunto di 87 miliardi di dollari di maggior Pil in dieci anni. “Un piccolo cambiament­o può risultare in grandi benefici economici – conclude il rapporto –. Nei fatti il livello di benefici e il periodo di tempo necessario a recuperare le spese derivanti da questo cambiament­o ha pochi precedenti”.

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