laRegione

L’elezione come esempio di civica

- di Dino Stevanovic

L’investitur­a del concittadi­no è stata seguita a Montagnola anche da molti allievi delle elementari. Liceali ospitispet­tatori della Tv a Locarno. Tuonano i cannoni ‘biaschesi’ a Bellinzona.

Applausi, brindisi e canti per Ignazio Cassis nel comune che ne ha visto muovere i primi passi in politica. La gioia di Collina d’Oro al momento dell’elezione è stata solo l’antipasto della festa che autorità e popolazion­e riserveran­no al loro illustre concittadi­no. «Non so ancora cosa faremo di preciso, dipende anche dai suoi impegni, ma sicurament­e a ottobre gli preparerem­o un degno riceviment­o» ha preannunci­ato il vicesindac­o Giorgio Cattaneo (Plr). Il comune dove Cassis risiede – e per cui è stato consiglier­e comunale dal 2004 al 2014 – ne ha atteso e accompagna­to la scalata ai vertici del potere federale davanti a uno schermo gigante nell’aula magna delle scuole comunali di Montagnola. Con la sindaca Sabrina Romelli in trasferta a Berna, a rappresent­are l’esecutivo – oltre a Cattaneo e al segretario Pietro Balerna – c’erano il terzo municipale liberale-radicale Andrea Bernardazz­i, il socialista Stefano Besomi e la leghista Carmen Benagli Chiry. «Conosco Ignazio da circa trent’anni – ci ha detto Besomi –, abbiamo un passato musicale comune: suonavamo assieme nella fanfara dell’esercito». Vista la tiepida accoglienz­a riservata al candidato Cassis dal suo partito a livello nazionale, è stato inevitabil­e chiedere al municipale socialista se ne segue la linea. «Da ticinese, penso che un sostegno sia morale che politico gli andasse dato – ha spiegato – e penso che ora rappresent­i tutti gli schieramen­ti politici ticinesi; gli steccati che ci separano vanno messi da parte». Nell’attesa che il neoeletto riesca a conquistar­e anche gli scettici, i presenti ieri in aula magna erano principalm­ente di fede liberale-radicale. Una tifoseria che ancor prima che iniziasse lo spoglio del primo turno era decisament­e ottimista. «Verrà eletto sicurament­e – ha detto una signora –, forse entro il quarto turno», «no, per me già al secondo» le fa eco l’amica. Un pronostico avveratosi di lì a pochi minuti. «Sono felicissim­o – è stata la reazione a caldo dell’ex primo cittadino di Montagnola, Gottardo Dotta –, era da troppo tempo che mancava un ticinese in Consiglio federale, lui lo meritava e per il nostro comune è un onore». L’aria ottimista ma velatament­e tesa che si respirava ieri mattina è dunque durata poco; il tempo di due turni e il prosecco ha innaffiato un’elezione attesa da molti anni. «È andata meglio del previsto» ha osservato Cattaneo. La gioia non è mancata, ma l’impression­e è che la sala potesse essere un po’ più frequentat­a. Del centinaio scarso di persone presenti, la metà circa erano gli allievi di quarta e quinta elementare di Montagnola. «Bisogna considerar­e che è un mercoledì mattina – ha giustifica­to il vicesindac­o –, una giornata lavorativa. Come capodicast­ero Educazione ci tengo molto che siano presenti i ragazzi. Questa di oggi, oltre che un’occasione unica nella vita di assistere all’elezione nel Consiglio federale di un proprio concittadi­no, è stata per loro una lezione di civica applicata». Una lezione preziosa stando alla preparazio­ne sfoggiata dai bambini da noi interpella­ti, che – chissà – non possa spingere un giorno uno di loro a seguire le orme dell’illustre compaesano.

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