‘Le Temps’: Ignazio Cassis, il trionfo dell’anti-Maudet
La testata zurighese avverte che per Cassis ‘non ci sarà tregua’. Dopo aver sottolineato che secondo la Costituzione in Consiglio federale devono essere rappresentate tutte le regioni linguistiche, il quotidiano si sofferma sulla probabile nomina a ‘ministro’ degli esteri del neoeletto: ‘Dovrà risvegliare nella gente comprensione per la politica europea’. La via bilaterale consiste nel dare e avere, secondo il ‘Tagi’. Inoltre Cassis dovrà anche essere una personalità forte, facendo capire all’Unione europea che la democrazia diretta non è contrattabile.
Il quotidiano vodese ha titolato ‘Ignazio Cassis, il trionfo dell’anti-Maudet’. Viene però anche citata la ‘strategia rischiosa del Plr ticinese’, riferendosi alla candidatura unica, che – secondo ‘Le Temps’ – ha la firma di Fulvio Pelli. Il più grande pericolo consisteva però nella candidatura di Pierre Maudet, che ‘possiede una grande maturità malgrado la sua giovane età’, e non da Isabelle Moret, si legge sulla testata losannese: Cassis temeva lo stile ‘macroniano’ del ginevrino, ma si trovava ‘al posto giusto al momento giusto’.
Secondo il giornale ginevrino ‘La Svizzera sta bene’. Cassis è un prodotto puramente elvetico e per questo a Berna sono più o meno tutti soddisfatti. L’elezione di ieri non ha quindi causato vittime, a parte Isabelle Moret. Il Parlamento ha però avuto l’occasione, ma non il coraggio, di eleggere, con Pierre Maudet, un candidato ‘giovane, agguerrito ed esperto per affrontare le sfide complesse del futuro’, sottolinea la ‘Tribune de Genève’. Novanta voti sono comunque un risultato eccezionale, raggiunto in sole sei settimane.