Il prototipo sparirà
Diritto di superficie al Comune di Biasca, che vuole valorizzare la zona industriale
L’asta per i sedimi occupati dall’Airlight ha visto l’assegnazione dell’altro terreno, il più vasto, alla Banca Raiffeisen che intende rivenderlo
Da prototipo per un innovativo impianto solare termodinamico a cenere. Com’era d’altronde prevedibile, è questo il futuro del manufatto dell’Airlight Energy Manufacturing Sa di Biasca – fallita lo scorso anno – presente su una delle due particelle patriziali il cui diritto di superficie è stato messo all’asta ieri pomeriggio a Bellinzona dall’Ufficio fallimenti. Parecchi i rilanci che sono stati fatti inizialmente dal Comune (detentore del diritto di superficie di secondo grado) e da un privato; in seguito da due privati interessati. Dopo che uno di essi ha raggiunto l’offerta finale di 9mila franchi, il Comune ha esercitato il diritto di prelazione potendo così usufruire direttamente del terreno dietro pagamento di tale somma. Come avevamo riferito nell’edizione del 17 agosto, per lo smantellamento bisognava calcolare una spesa di 90mila franchi, ciò che abbassava il valore del terreno. Ma non era da escludere la possibilità di mantenere intatto il prototipo. Il municipale Omar Terraneo, presente all’asta, ha spiegato alla ‘Regione’ che il Comune di Biasca intende far smantellare il manufatto con l’obiettivo di valoriz-
zare la Zona industriale di interesse cantonale (Ziic), di cui fa parte anche questo sedime. «Vogliamo evitare che siano presenti stabili dismessi e fatiscenti», ha sottolineato. In effetti, la Supsi è stata incaricata di studiare un rilancio della zona e lo scorso marzo ha presentato un piano d’azione composto da tre tappe. La prima,
denominata ‘Status quo plus’, mira proprio a evitare di ritrovarsi con ulteriori spazi liberi ma inutilizzabili. Particolarmente veloce è stato l’incanto dell’altro terreno di quasi 8mila metri quadrati e del capannone di altri 3mila: al secondo turno la Banca Raiffeisen si è aggiudicata il diritto di superficie valevole fino al 2071 per 1’970’000 franchi, grossomodo la stessa cifra a cui ammontava l’ipoteca sottoscritta dalla società con l’istituto bancario. La presidente della direzione di Banca Raiffeisen Bellinzonese e Visagno Doris Tuena ci spiega che la banca intende in seguito rivendere il diritto di superficie.