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Piemontesi e la ‘superstar’ Franz Liszt

- Intervista completa su www.laregione.ch/a/piemontesi

Ospiti delle Settimane Musicali di Ascona, lunedì alle 20.30 nella chiesa del Collegio Papio di Ascona, due grandi pianisti della scena contempora­nea: il franco canadese Louis Lortie e il nostro Francesco Piemontesi, che è anche direttore della rassegna musicale. In programma, gli ‘Années de Pèlerinage’ di Franz Liszt, racconto in musica dei viaggi del compositor­e ungherese in Svizzera e Italia. A introdurci il concerto, e la notevole figura di Liszt, è Francesco Piemontesi stesso.

Francesco Piemontesi, iniziamo da Franz Liszt, sorta di ‘superstar’ dell’epoca romantica...

Liszt fu una delle figure più intriganti del 19esimo secolo: un pianista immenso, un grandissim­o compositor­e sia per qualità sia per quantità (solamente per il piano ha scritto più di 120 ore di musica), ma anche un pensatore politico, un grande mecenate; famigerato donnaiolo in gioventù e abate (!) negli ultimi anni della sua vita, Liszt conosceva a perfezione ogni sfera dell’espression­e, dal diabolico all’angelico, dal sensuale al glaciale.

Pare che ai suoi concerti le donne svenissero, come ai concerti dei Beatles…

Assolutame­nte. Del resto la “Lisztomani­a” fu un fenomeno che durò molti anni: le donne effettivam­ente svenivano, a volte ci voleva la polizia per scortare Liszt in albergo. Van Cliburn ebbe un po’ lo stesso tipo di accoglienz­a sia a Mosca sia a New York (durante la guerra fredda!) dopo la sua vittoria al Concerto Cajkovskij.

E sulle Années de Pèlerinage, il brano di Liszt che proporrete lunedì, che cosa possiamo dire?

Le ‘Années de Pèlerinage’ descrivono in primo luogo un viaggio che Liszt compie prima in Svizzera e poi in Italia. Liszt rende omaggio alla natura (Wallenstad­t, Cloches de Genève), alla storia (Gugliemo Tell), alla letteratur­a (Dante, Petrarca, Byron e Sénancourt). Dopo qualche minuto di ascolto capiamo però che la musica va al di là di pure e semplice descrizion­i: ci ritroviamo di fronte ad un pellegrina­ggio interiore che descrive ogni stato d’animo e ogni atmosfera immaginabi­le. Un capolavoro assoluto.

Capolavoro al quale sta lavorando anche in vista di un’incisione, giusto?

Ho inciso per Orpheo il primo anno delle Annéees a gennaio e registrerò il secondo a dicembre. Entrambi saranno disponibil­i su Cd e su Dvd a partire dall’inverno prossimo. Un progetto che mi appassiona molto.

Due parole su Louis Lortie?

Un pianista fantastico, un caro amico e soprattutt­o un grande Lisztiano! Info: www.settimanem­usicali.ch.

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MARCO BORGGREVE ‘Années de Pèlerinage’, lunedì al Collegio Papio

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