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Dumoulin, un arcobaleno senza rivali

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Tom Dumoulin ha dominato la cronometro dei Mondiali di Bergen, relegando tutti gli avversari a oltre 57”. Su un percorso particolar­e, che prevedeva l’arrivo in salita dopo tre chilometri di ascesa al 9%, l’olandese ha messo in riga lo sloveno Primoz Roglic, giunto a 57” e il britannico Chris Froome che ha concesso 1’21”. Per il keniano bianco è la prima medaglia nella specialità, tre giorni dopo aver conquistat­o il bronzo anche nella prova a squadre, vinta guardacaso dalla Sunweb della Farfalla di Maastricht. «Nella salita finale (dove ha fatto segnare il secondo tempo a 4” da Roglic, ndr.) mi sentivo molto bene. In partenza non mi sono assunto molti rischi, in quanto nelle curve sentivo la ruota posteriore slittare», ha affermato il vincitore. Contrariam­ente a Roglic (e come Froome), Dumoulin non ha proceduto a un cambio di bici per affrontare la salita finale... «Ero incerto sul da farsi, poi martedì abbiamo deciso di non cambiare e credo si sia rivelata la mossa giusta. Sono uno che sa scalare anche con una bici da crono». Contrariam­ente a Froome, per il quale la crono è stata l’ultima gara importante della stagione, Dumoulin ha intenzione di prendere parte anche alla prova in linea di domenica. È invece andata male a Stefan Küng, 25° a 2’45” (un minuto l’ha perso in salita), risultato deludente per lui che puntava a un top-10. Reto Hollenstei­n ha fatto ancora peggio, chiudendo al 40° posto a 3’34” dal vincitore. Oggi riposo, da domani via alle prove in linea (si inizia con le ragazze juniors e gli U23).

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KEYSTONE Medaglia d’oro

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