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DAL PARLAMENTO

- ATS

Frontiere Schengen La Svizzera deve contribuir­e a una maggiore protezione delle frontiere esterne dello spazio Schengen. Il Consiglio nazionale ha approvato la nuova direttiva Ue in materia, con 102 voti contro 75 e 10 astenuti. Il regolament­o Ue mira a rispondere alla pressione migratoria. Con 91 voti contro 85 e 4 astensioni, la Camera del popolo ha limitato la partecipaz­ione finanziari­a della Svizzera a 12 milioni di franchi all’anno. Il dossier va agli Stati.

Distribuzi­one Corano Le azioni di reclutamen­to jihadista sotto le spoglie di azioni di distribuzi­one del Corano nelle città svizzere o in internet vanno vietate. È l’opinione del Consiglio nazionale che ha approvato, con 109 voti contro 64 e 9 astenuti, una mozione di Walter Wobmann (Udc/Soletta) che prende di mira in particolar­e l’organizzaz­ione ‘Lies!’ (‘Leggi!’). Gli Stati devono ancora esprimersi.

Erasmus+ La Svizzera dovrebbe reintegrar­e il programma di scambio europeo di studenti Erasmus+ nel 2021. Il Consiglio degli Stati ha approvato un credito di 114,5 milioni di franchi per il periodo 2018-2020 allo scopo di permettere alla Confederaz­ione di partecipar­e al programma europeo di scambio tra studenti, ma solo in qualità di Paese terzo. La Camera dei Cantoni ha poi approvato una mozione che obbliga la Confederaz­ione a riprendere i negoziati su Erasmus+.

Armi d’ordinanza I soldati svizzeri potranno conservare al loro domicilio l’arma d’ordinanza. Con 120 voti contro 59 e 3 astenuti il Consiglio nazionale ha bocciato una mozione di Chantal Galladé (Ps/Zurigo) che chiedeva che venissero custodite “in locali protetti”. La zurighese ha sostenuto che numerosi suicidi potrebbero così essere evitati. Per il consiglier­e federale Guy Parmelin, la custodia a domicilio dell’arma personale è però «uno dei pilastri che assicurano la prontezza dell’esercito».

Corna delle mucche Sebbene il suo destino fosse segnato fin dall’inizio, l’iniziativa popolare ‘per vacche con le corna’ ha dato luogo ieri al Consiglio degli Stati, prima del voto che ne raccomanda la bocciatura (28 voti a 8 e 8 astenuti), a un dibattito dai tratti emotivi sul benessere degli animali e l’opportunit­à o meno di privare capre, tori e mucche delle estremità che li caratteriz­zano. Il dossier va al Nazionale.

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