Resa dei conti nel Front, Le Pen perde l’ideologo
Parigi – Ha forse tardato ad arrivare, ma alla fine il regolamento di conti nel Front National si è consumato. Florian Philippot, l’ideologo del partito e il numero due di Marine Le Pen se n’è andato. È la conseguenza più vistosa delle due sconfitte elettorali consecutive rimediate da Fn: nel voto per la presidenza della repubblica e nelle legislative che vi hanno fatto seguito. Marine Le Pen, disconosciuta dapprima dal padre, poi lasciata dalla nipote Marion, perde ora una figura chiave della sua strategia, che negli ultimi anni aveva rappresentato l’ala “sociale” del Front. Le sue aperture e la propensione alla discussione, pur con prese di posizione nette e un carattere poco malleabile, ne avevano fatto un punto di riferimento. Il doppio rovescio elettorale ha fatto esplodere lo scontro con Marine che era nell’aria da tempo. Ridimensionata nel faccia a faccia in tv da Emmanuel Macron, la presidente del Front aveva espresso l’esigenza di eliminare dal programma del partito la richiesta di uscita dall’euro: ipotesi alla quale sono contrari due terzi dei francesi e sulla quale lei stessa si era gravemente impantanata nel confronto televisivo. Fu il primo dissidio aperto con Philippot – fermo nell’idea che l’euro sia il nemico dei popoli– che pose il veto, minacciando di andarsene se l’Fn vi avesse rinunciato. Da allora, nel tentativo di riprendere in mano il partito, Marine Le Pen si è rivolta di nuovo ai “falchi”. Primo fra tutti il vicepresidente e suo compagno, Louis Alliot, che ieri per primo ha esultato per l’addio di Philippot, definito “settario, arrogante e vanitoso”, seguito dal sindaco di Frejus, David Rachline, che del dimissionario ha preso il posto. Buono, quel Rachline. Esponente dell’ala più dura del partito, su di lui lo scorso aprile venne aperta un’inchiesta giudiziaria per incitamento all’odio dopo la pubblicazione di messaggi particolarmente aggressivi nei confronti di Stéphane Gatignon, sindaco di Sevran, postati sui social network da parte di dirigenti del Front National.