Anche il calcio incide sul Pil elvetico
La Seco ha rivisto al ribasso le stime di crescita (+0,9%). Cambiato il metodo di calcolo.
Berna – Complice un nuovo metodo di calcolo, la Segreteria di Stato dell’economia (Seco) corregge al ribasso le previsioni di crescita dell’economia svizzera per quest’anno, ma continua a puntare su una netta accelerazione l’anno prossimo, quando vi sarà anche un “sensibile” aumento dell’occupazione. Nel 2017 il prodotto interno lordo (Pil) salirà dello 0,9% e non dell’1,4% come previsto a giugno, informa la Seco in un comunicato. Le stime erano già state peraltro ridotte in marzo e in giugno, in entrambi i casi di 0,2 punti percentuali. Alla base dell’ultima correzione vi è comunque un effetto straordinario, dovuto al fatto che l’Ufficio federale di statistica (Ust) nei suoi calcoli tiene ora conto anche dei proventi generati da licenze relative a grandi eventi sportivi. Il campionato europeo di calcio del 2016 ha influenzato in modo determinante le cifre del Pil, ha spiegato all’Ats Eric Scheidegger, capo della Direzione di politica economica presso la Seco. Questo effetto ha avuto un impatto sul segmento “attività artistiche, di intrattenimento e altri servizi”, indebolendo la crescita nel passaggio dal 2016 al 2017. Stando a Scheidegger senza questo fattore la stima sull’espansione dell’economia elvetica per quest’anno sarebbe stata del +1,3% o del +1,4 per cento. Per quanto riguarda il 2018 le prospettive – almeno per chi ritiene che un’espansione economica aumenti il benessere – sono positive: secondo gli economisti della Confederazione la crescita accelererà, raggiungendo il +2% (+1,9% nella stima precedente). Nei prossimi trimestri il dinamismo della congiuntura mondiale sosterrà il settore delle esportazioni e anche la congiuntura interna dovrebbe riprendere quota. Nella prima metà del 2017 l’incremento del Pil è stato invece inferiore alle aspettative: il settore manifatturiero e quello della ristorazione hanno proseguito la loro ripresa dalle difficoltà degli ultimi anni, ma a ciò si è contrapposto l’andamento piuttosto debole della maggior parte dei rami dei servizi. In futuro dovrebbe mutare anche la situazione sul mercato del lavoro. Il gruppo di esperti si aspetta che, dopo vari trimestri “piuttosto contenuti”, l’occupazione riprenderà ad aumentare. È prevista dunque una crescita dell’impiego dello 0,3% nel 2017 e del +0,8% nel 2018.