‘Sostegno al polmone verde’
Il comparto Valera a Mendrisio ‘dovrebbe ritornare automaticamente agricolo’. Sugli scudi anche per altre zone di valore naturalistico.
“Pieno sostegno al polmone verde di Valera” e “No a nuove zone industriali”. Il messaggio lanciato dal Wwf Svizzera italiana è chiaro: quelle zone non si toccano. A partire, come detto, dal comparto Valera a Mendrisio. Dal Wwf viene quindi salutata positivamente la proposta di stralciare il polo di sviluppo economico dell’area. “Valera – scrivono il presidente del Wwf Svizzera italiana Massimo Mobiglia e il responsabile regionale Francesco Maggi – possiede nel suo insieme un valore ecologico e paesaggistico molto elevato ed è situato in un punto strategico del corridoio ecologico d’importanza sovraregionale che collega la regione del Monte San Giorgio con la Valle del Laveggio, l’area agricola della campagna Adorna e la Valle della Motta”. Un corridoio che permette inoltre “di collegare – seppur in modo non ottimale – le due grandi aree boscose del Mendrisiotto”, ovvero il Monte San Giorgio e il Monte Generoso. Non va inoltre dimenticato che sul comparto in questione v’è un “elevato potenziale agricolo che fu sottratto all’agricoltura per interessi strategici nazionali legati allo stoccaggio di idrocarburi”. Tolti i ‘funghi’, dunque, “Valera dovrebbe tornare automaticamente agricolo” per il Wwf. Quello che si chiede – spiega da noi contattato Francesco Maggi – è che venga «ripristinato lo stato originale». Il terreno, d’altronde, fa gola da un lato e dall’altro. «Chiaro – sottolinea il responsabile regionale –. Le pressioni sono enormi» e viene evidenziato «lo scontro tra le varie esigenze e sensibilità». Insomma, «sarà una partita molto dura». Ognuno, si sa, persegue i propri interessi; per il Wwf «Valera è un comparto estremamente importante dal punto di vista naturalistico. Se perdiamo anche quello – continua – significa che non c’è nessuna sensibilità attorno ai problemi di territorio, ai corridoi ecologici eccetera. Dal canto nostro cercheremo di arrestare un ulteriore sacrificio di territorio».
Non solo Valera
Nel Mendrisiotto, oltre al comparto tra Mendrisio e i quartieri di Rancate, Genestrerio e Ligornetto, c’è molto altro. Zone di pregiato valore naturalistico in parte già tutelate e in parte ancora da tutelare. Per quest’ultima categoria di quali aree stiamo parlando? Innanzitutto c’è «il comparto Prella a Genestrerio – spiega Maggi –. Edificabile e già al centro di alcuni progetti» come ad esempio quello dell’insediamento della Distico, azienda legata al gruppo Swatch, che mirava a costruire uno stabilimento o la possibile realizzazione – poi sfumata – di una discarica di inerti. Spostandosi di qualche chilometro si citano «i boschi del Gag-
giolo, molto importanti per quel che concerne la biodiversità». V’è poi «Prà Coltello tra Novazzano e Seseglio: zona da tempo in contenzioso». Area in cui è presente un biotopo che ospita, tra l’altro, il rospo smeraldino. Da «tenere sotto controllo c’è anche l’area di Corteglia: una striscia di collegamento tra il Monte Generoso
e la Valle della Motta». E infine non va dimenticata Mezzana: «Anche lì – evidenzia – presumo che le mire di spostare la scuola sul Piano di Magadino per speculare sul comparto, ci siano. Scenari che non sono fantascienza». Ad ogni modo, fa presente infine Maggi, «ci sono dei paletti federali. Per i prossimi 15
anni sarà molto difficile, per lo meno a livello di insediamenti d’abitazione, allungare le mani su questi sedimi. Il problema e medio-breve termine saranno piuttosto eventuali tentativi di aumentare le zone industriali». Il Wwf però è pronto a vigilare e, se del caso, scendere in campo.