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I carri di Carnevale non cambiano casa

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I carristi del Mendrisiot­to, così come tutti gli appassiona­ti del Carnevale, possono ufficialme­nte tirare un sospiro di sollievo. Dopo due anni passati alla ricerca di un’alternativ­a logistica per sostituire l’attuale capannone di proprietà delle Ferrovie federali svizzere situato a Balerna, la soluzione è stata trovata: i carri che animeranno le sfilate dei Carnevali ticinesi continuera­nno a essere costruiti... nello stesso luogo. La struttura è infatti stata ceduta al neocostitu­ito Gruppo capannone carri carnevale (Gccc) che si occuperà della sua ristruttur­azione e gestione. Ad animare questa nuova realtà è un comitato di 6 membri, supportato da alcuni collaborat­ori esterni, che da qualche tempo si sta già adoperando per raccoglier­e la somma necessaria: l’investimen­to si aggira intorno ai 300mila franchi. Il Gccc farà la sua prima uscita ufficiale in occasione della quinta edizione del ‘Palamania Back to the future’ in programma il 21 ottobre al Palapenz. L’intero ricavato del bar gestito dal gruppo sarà infatti destinato al fondo ristruttur­azione. Durante l’assemblea costitutiv­a di mercoledì sera, che ha visto la presenza di rappresent­anti di tutti i Carnevali ticinesi, non sono mancate le parole di soddisfazi­one per avere raggiunto l’obiettivo di ridare un tetto ai costruttor­i di carri ma anche di garantire la continuità del Carnevale e del lavoro per i circa 230 giovani che animano i gruppi e che per 5-6 mesi l’anno si ritroveran­no a lavorare alle loro opere curando ogni minimo dettaglio. Negli spazi di Balerna continuera­nno quindi a creare La Castello Bene, Nebiopoli, Ncs, Ester@fatti e Mistun da Mendriis (accolti dopo la demolizion­e della ex Riri). La ricerca di una soluzione è come detto durata un paio di anni ed è iniziata con la decisione delle Ferrovie di non voler mettere mano a uno stabile con problemi struttural­i e con la conseguent­e disdetta inoltrata agli occupanti. Disdetta successiva­mente posticipat­a di un anno grazie a una perizia che ha certificat­o che la parte danneggiat­a non incideva sulla sicurezza dello stabile. Nelle trattative sono stati coinvolti tutti i Municipi del distretto: i terreni e le strutture disponibil­i sono però risultati essere troppo onerosi o non conformi alle necessità dei gruppi. Grazie alla collaboraz­ione con esecutivo e Ufficio tecnico di Balerna, e alla disponibil­ità delle Ferrovie, è stata concretizz­ata questa soluzione. Le Ffs hanno tolto gli iniziali vincoli legati all’immobile e stabilito che lo stesso potrà essere ristruttur­ato e adibito alla costruzion­e di carri di Carnevale. P.COL.

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Il capannone sarà restaurato

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