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Al lavoro via lago

Si tratta di un progetto sperimenta­le, parte di un pacchetto di soluzioni pensato per ridurre i problemi viari nel comparto del Pian Scairolo. A dicembre un primo bilancio.

- Di Dino Stevanovic

Quaranta minuti. Tanto ci vorrà dal 2 ottobre per raggiunger­e Grancia da Porto Ceresio (Italia), passando da Morcote e quindi dal lago. «Abbiamo tastato l’interesse di lavoratori e aziende, notando che c’è una massa critica di persone residenti nell’area di Porto Ceresio e che lavorano sul Piano Scairolo». Davide Marconi è il responsabi­le del progetto MobAlt, piano di mobilità già testato con successo nel Mendrisiot­to e varato l’anno scorso anche nel Luganese con l’intento di diminuire del 10% il traffico aziendale. Del piano fa parte anche il servizio in partenza fra dieci giorni, che – gestito dalla Società di Navigazion­e del Lago di Lugano – prevede di trasportar­e i lavoratori frontalier­i via battello fino a Morcote, da lì potranno utilizzare il regolare trasporto pubblico (Autopostal­e 431) fino a Grancia. «Si tratta di un notevole risparmio di tempo – spiega Marconi –, lo monitorere­mo regolarmen­te e a fine dicembre verrà tracciato un bilancio. Se vediamo che funziona e che c’è soddisfazi­one dai partner coinvolti, allora potremmo con- tinuare». I costi del servizio sono condivisi tra utenti, datori di lavoro e Comuni, e dovrebbero aggirarsi sui 130 franchi mensili pro capite. Porto Ceresio, dal canto suo, metterà a disposizio­ne posteggi gratuiti all’utenza del battello. «Il nostro obiettivo è dimostrare che c’è la domanda per continuare»; tradotto in cifre significa un minimo di 60 persone al giorno con il target dei 100 per autofinanz­iarsi. Il servizio potrà naturalmen­te essere utilizzato anche da chi lavora a Lugano, nonostante i vantaggi temporali non sarebbero in tal caso così grandi.

E da Porlezza? ‘Ancora all’esame’

Una sperimenta­zione salutata con favore anche dalla Città di Lugano – fra i finanziato­ri del progetto –, come ci conferma il capodicast­ero Territorio Angelo Jelmini: «Sicurament­e positivo. Dopo le analisi cercheremo di capire quali altre misure possono essere proposte. Un servizio analogo da Porlezza? È ancora in fase embrionale, stiamo esaminando questa variante». A proposito di ulteriori soluzioni, a breve partirà una campagna a tappeto rivolta al car pooling. Sono pure previste due linee di bus navetta per frontalier­i: una da Como Sud e l’altra da Malnate (via Bizzarone), entrambe con destinazio­ne il Pian Scairolo. «Stiamo raccoglien­do le adesioni – aggiunge Marconi –, per partire aspettiamo di arrivare a un numero sufficient­e per l’autofinanz­iamento».

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TI-PRESS In quaranta minuti dal comune italiano a Grancia

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