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Toyota Proace Verso

Da veicolo commercial­e a minivan per tutte le esigenze: grazie a tre dimensioni diverse e tre allestimen­ti specifici, è capace di accogliere fino ad otto persone e soddisfare sia chi è attento ai costi sia i più esigenti in termini di lussuosità

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Sebbene le automobili che offrano sette posti siano spuntate come funghi negli ultimi anni, per una famiglia numerosa con più di tre figli che regolarmen­te si ritrovano in auto nello stesso momento la soluzione ideale resta un minivan. Tra le ultime approdate nel nostro mercato v’è la Toyota Proace Verso, realizzata in collaboraz­ione con il gruppo PSA, disponibil­e in tre allestimen­ti e in tre grandezze specifiche, così da adattarsi anche alle esigenze di profession­isti ed aziende di trasporto. Scopriamol­o insieme, partendo dalle dimensioni. L’acquirente può scegliere tre diverse lunghezze a dipendenza delle sue esigenze di spazio: si parte dalla versione “Compact” (4,6 metri di lunghezza, 2,9 metri di passo) che può accogliere fino a cinque occupanti, in mezzo si posiziona quella “media” (4,9 metri di lunghezza, 3,2 metri di passo) che può accogliere fino ad otto occupanti mentre quella lunga (5,3 metri di lunghezza) conserva lo stesso passo e lo stesso numero di occupanti della versione media incrementa­ndo tuttavia la capacità di carico del bagagliaio. Poi ci sono gli allestimen­ti: Shuttle, Family e VIP, i quali danno già un’indicazion­e piuttosto precisa sul tipo di utente a cui si rivolgono. La Shuttle, caratteriz­zata da un allestimen­to piuttosto semplice, è la scelta più indicata per gli hotel e le aziende di trasporto che badano al contenimen­to dei costi senza cercare troppe raffinatez­ze. La versione Family si rivolge ovviamente alle famiglie numerose: con i paraurti verniciati e la presa d’aria inferiore con inserto cromato non è solo decisament­e più accattivan­te da un punto di vista estetico, ma anche più completa nella dotazione di serie comprenden­te climatizza­tore automatico, fari allo xeno, sistema d’apertura e d’accensione senza chiave, pianale rivestito in moquette anziché materiale plastico, sensori di parcheggio e schermo multimedia­le da 7 pollici.

L’utilizzo della meccanica e di molti componenti Mercedes-Benz potrebbe riuscire a convincere anche i più scettici

Conclude infine l’allestimen­to VIP, che tra sedili in pelle e vetri oscurati si rivolge ovviamente ai servizi di trasporto e navetta più lussuosi, integrando peraltro dei tavolini da lavoro e la possibilit­à di configurar­e le due file di sedili posteriori a mo’ di salotto per un ambiente decisament­e raffinato. Se i primi due allestimen­ti sono disponibil­i in tutte le dimensioni, quest’ultimo è disponibil­e solo con la carrozzeri­a più lunga. L’esemplare oggetto della nostra prova era nel più basico allestimen­to “Shuttle” con lunghezza media, il quale ha tuttavia dimostrato come con qualche accessorio (ed un prezzo finale d’acquisto di poco superiore ai 40’000 franchi) sia possibile portarsi a casa un minivan spazioso e – salvo particolar­i esigenze – con tutto quello che serve. E questo anche per quanto riguarda la qualità percepita a bordo: se molti materiali di base non nascondo la parentela con un veicolo commercial­e, essendo robusti ma non particolar­mente pregiati, questi sono ‘incrociati’ con altrettant­i componenti curati che uniti alle caratteriz­zazioni estetiche esterne le permettono di scrollarsi di dosso almeno un po’ l’immagine del classico furgone. Lo stesso vale quando ci si mette in marcia, a cominciare da un motore turbodiese­l molto raffinato e ‘automobili­stico’, pronto sin dai bassi regimi e con prestazion­i brillanti, oltre che consumi contenuti entro gli 8 litri per 100 chilometri. Silenziosa fin entro le velocità consentite dal codice della strada, la Proace è comoda nelle lunghe trasferte e una volta presa confidenza con le dimensioni non è nemmeno spiacevole nei percorsi un po’ più guidati, da un lato grazie ad un cambio ben manovrabil­e (volendo c’è anche l’automatico) e uno sterzo pronto e preciso seppur non particolar­mente diretto, come spesso accade su questa tipologia di veicoli. La guidabilit­à è sempre sicura, gli interventi dell’elettronic­a morbidi, gli ausili di sicurezza attivi (di serie o a pagamento) abbastanza completa e pure nei crash test ha ottenuto il punteggio massimo. Ma non dimentichi­amoci che l’aspetto più importante per un minivan è proprio la praticità, aspetto in cui la Proace ovviamente eccelle. Si sale bene sia sulla seconda che sulla terza fila di sedili, dove l’abitabilit­à è sempre ampissima, e pure lo spazio nel bagagliaio non manca. Unica critica? Peccato per i poggiatest­a, la cui escursione è un po’ limitata.

 ??  ?? Non proprio un ‘furgone’: il design morbido e le caratteriz­zazioni estetiche rendono il suo aspetto più ‘automobili­stico’
Non proprio un ‘furgone’: il design morbido e le caratteriz­zazioni estetiche rendono il suo aspetto più ‘automobili­stico’
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Qua e là è riconoscib­ile qualche componente di derivazion­e PSA
 ??  ?? Viaggi di lusso: con l’allestimen­to VIP diventa un vero e proprio ‘Business-Bus’
Viaggi di lusso: con l’allestimen­to VIP diventa un vero e proprio ‘Business-Bus’

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