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Assemblea contro le industrie all’ex aerodromo

Unici favorevoli a raddoppiar­e la zona industrial­e di San Vittore i membri degli esecutivi precedenti La sindaca Nicoletta Noi-Togni sulla decisione di principio presa dall’assemblea: ‘Soddisfatt­a del risultato e per il fatto che la popolazion­e non si sia

- Di Samantha Ghisla

«Al termine dell’assemblea una famiglia che si è appena trasferita a San Vittore mi ha espresso la propria felicità per l’esito della votazione. Ora sono ancora più contenti di abitare qui». A dimostrazi­one del fatto che San Vittore non fa rima (solo) con industrie, la sindaca del Comune mesolcines­e e granconsig­liera retica Nicoletta Noi-Togni cita questo esempio per sottolinea­re che le priorità del Comune devono essere altre, come la zona residenzia­le, i servizi ma anche il turismo, per esempio puntando su progetti sportivi o d’intratteni­mento. Come emerso lunedì sera dall’assemblea riunitasi in seduta straordina­ria, tra i desideri della popolazion­e non figura invece il raddoppio dell’attuale zona industrial­e sfruttando il sedime dell’ex aerodromo di proprietà di Armasuisse, a differenza di quanto auspicato dal governo cantonale. A dieci anni di distanza dai primi contatti tra l’allora esecutivo e Coira, il Municipio eletto lo scorso 20 novembre ha sottoposto all’assemblea un messaggio con la decisione di principio sulla possibilit­à di destinare ulteriori 185mila metri quadrati alle industrie. Il risultato non lascia ombra di dubbio: 114 i contrari, a fronte di 16 favorevoli e 8 astenuti. «Si tratta di una decisione vincolante che di fatto fa cadere il progetto portato avanti dal Cantone», sottolinea la sindaca che fin dalla petizione del 2007 si era battuta a difesa del piano, propendend­o per un utilizzo che punti sull’agricoltur­a ma anche su progetti a favore della popolazion­e. Una posizione in netto contrasto con i suoi predecesso­ri omologhi: lo dimostra il fatto che lunedì sera sono stati proprio i rappresent­anti dei vecchi Municipi a osteggiare la decisione di principio, puntando in particolar­e sulle entrate nelle casse comunali che potrebbero derivare da nuovi insediamen­ti industrial­i. L’assemblea ha pure accolto a larghissim­a maggioranz­a la proposta del Municipio di sciogliere la commission­e ad hoc per lo sviluppo industrial­e dell’ex aerodromo – «non ha più senso di esistere», sottolinea Noi-Togni – creata nel 2007.

Parolini: ‘Decisione da rispettare’

Ieri non ci sono state comunicazi­oni ufficiali Comune-Cantone ma il tema è stato affrontato in occasione dell’incontro mensile del governo retico con i media. «Prendiamo atto della decisione dell’assemblea comunale – ha detto ieri Jon Domenic Parolini (Pbd), direttore del Dipartimen­to cantonale dell’economia pubblica e socialità citato dall’Ats –, è da rispettare ed è chiaro che il Comune non vuole altri insediamen­ti di industrie nella zona e che ha altre priorità. Apriremo un dialogo con la Regione per capire quali siano i prossimi passi». Novità potrebbero già scaturire dall’incontro previsto venerdì a San Vittore tra

Municipio e rappresent­anti del Cantone. Incontro chiesto e sollecitat­o dal governo e in programma da mesi. «Abbiamo volutament­e sottoposto la decisione all’assemblea prima di tale data, poiché volevamo esporre al Cantone il volere

della popolazion­e», spiega Noi-Togni, ricordando che di fatto gli aventi diritto di voto non si erano mai potuti esprimere ufficialme­nte sul tema: avevano però già dimostrato contrariet­à a più riprese tramite petizioni e lettere, e attraverso le recenti dimostrazi­oni pubbliche come la fiaccolata del 1° d’Agosto. Per quanto riguarda il futuro utilizzo dell’area, la sindaca assicura che verrà coinvolta la popolazion­e e che questa avrà l’ultima parola.

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TI-PRESS/INFOGRAFIC­A LAREGIONE Su 138 votanti, in 114 hanno rifiutato le industrie: una percentual­e dell’82,6%

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