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Trump perde sull’Obamacare e rilancia

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Washington – Battuto sull’Obamacare, Donald Trump rilancia sulle tasse. Il presidente statuniten­se ha presentato ieri il nuovo progetto di riforma fiscale, fondato su considerev­oli riduzioni di tasse per i più ricchi e per le imprese, oltre a una riduzione degli scaglioni di reddito e nuove deduzioni a favore della middle class. L’enfasi nell’annunciare un piano che “rilancerà l’economia Usa” era tanto più necessaria, dopo l’ennesima sconfessio­ne subita da Trump su uno dei suoi cavalli di battaglia: la cancellazi­one della riforma sanitaria di Barack Obama. Il presidente non è stato battuto dal voto, scontato, dell’opposizion­e democratic­a, ma soprattutt­o dall’insubordin­azione di una decisiva parte di congressme­n repubblica­ni, tra i quali l’ex candidato alla presidenza John McCain. Con l’aggravante che i repubblica­ni hanno ora perso la possibilit­à di approvare la controrifo­rma con una maggioranz­a semplice, opzione che scade il 30 settembre. A Trump non rimane dunque che puntare dritto sulla riforma fiscale che – ha promesso – sarà la più imponente dai tempi di Ronald Reagan. E che spera di concretizz­are entro pochissimi mesi, per evitare quello che sarebbe un magro bilancio del suo primo anno di presidenza. Non è detto che vi riesca. L’accordo raggiunto a suo tempo per evitare ripercussi­oni pesanti sui conti pubblici prevede tagli alle imposte per un massimo di 1’500 miliardi di dollari in dieci anni. Mentre l’insieme delle misure proposte ammonta a oltre cinquemila miliardi. Un gap per eliminare il quale ci vorranno mesi di lavoro e di trattative, col rischio che la riforma fiscale faccia la fine di quella sanitaria.

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