Piano opere ‘da rivedere’
Biasca, in Cc altre lamentele per i ritardi dei messaggi e timori per le finanze Sì al nuovo regime pensionistico e al rinnovo di 233 punti luce per un investimento pari a 245mila franchi
Delle grandi opere a Biasca, lunedì al Consiglio comunale, se n’è parlato incidentalmente, in una serata che ha visto l’approvazione con larghe maggioranze del cambiamento dell’istituto di previdenza professionale per i dipendenti del Comune e di 245mila franchi per il rinnovo degli impianti di illuminazione pubblica. Il primo cittadino leghista Fabrizio Totti, omaggiando i colleghi con una miniatura della Svizzera in granito della Valle Maggia a festeggiare la sua presidenza (e l’elezione di Ignazio Cassis in Consiglio federale), ha lanciato un appello per il compromesso, più flessibilità e il buon senso. Riallacciandosi alle due serate sulle grandi opere ha commentato: «Ho visto i partiti arroccarsi sulle proprie idee (...) Non importa se le nostre scuole si faranno là o giù... se saranno nuove o ristrutturate, l’importante a questo punto è decidere (...)». Concretezza, altra parola d’ordine, pure per l’amministrazione. Dopo le critiche di ABiasca (Matteo Capretti ha ancora parlato di messaggi scarni) è toccato a Cristina Rodoni (Ppd) lamentarsi dei ritardi «oltre i limiti della Legge organica comunale» per i nuovi 233 punti luce. E il collega di partito Andrea Morini ha evidenziato errori nel messaggio. Attacchi anche dai banchi della Lega, con Simone Andreetta,
preoccupato delle riserve («il fieno è troppo poco per le opere previste, temo un aumento del moltiplicatore») che si è interrogato sui ritardi con i futuri messaggi di altra portata; e da Raffaele Filippini (voce Plr spesso critica) che si è astenuto sul cambiamento di cassa pensione parlando pure di messaggi «con modalità e tempi non usuali». Sui 3,8 milioni
necessari per il piano assicurativo per Filippini si è vissuto «oltre i propri mezzi». Parlando di spesa straordinaria «che si aggiunge ad altre eccezionali (...) già affrontate in questa legislatura, per circa 5,5 milioni di franchi» (oltre il 50 per cento del gettito base annuale), ha auspicato l’aggiornamento dei piani finanziario e delle opere. Sulle pensioni il sindaco Loris Galbusera ha difeso l’operato nel cercare di licenziare un messaggio completo. Sull’illuminazione il capodicastero Filippo Rodoni ha citato scadenze della Società elettrica Sopracenerina nell’esecuzione, riconoscendo tuttavia «che non è il modo di lavorare». La parte alta dei lampioni sostituita porterà a risparmi annui per 27mila franchi.