Futuro delle Officine Ffs in tre/quattro varianti
Nuovi dettagli sull’ipotesi di trasferire le Officine Ffs da Bellinzona a Castione, ipotesi di cui abbiamo riferito il 7 settembre suscitando la reazione delle Ferrovie, secondo cui sono in corso valutazioni su più fronti, non solo uno. ‘TicinoNews’ ha spiegato ieri che l’ipotesi Castione è per le Ffs più convincente di altre e prevede la realizzazione di uno stabilimento su un terreno di 14mila metri quadrati lungo la linea ferroviaria all’altezza del nuovo Centro Cast e verso nord. Investimento previsto 355mila franchi. Il Cantone dovrebbe fornire il terreno e gli allacciamenti gratuitamente alle Ffs. Terreni, come scrivevamo il 7 settembre, che solo in minima parte appartengono già alle Ffs (4’600 metri) mentre gli altri sono di alcuni privati ticinesi, 12mila della Ammobilien Ag di Berna (società nella quale figurano familiari del consigliere federale Johann Schneider-Ammann) e 180mila della Otto Scerri Sa il cui legale Franco Gianoni affermava a suo tempo che difficilmente potrà entrare nel merito di una cessione parziale, ritenendo che l’azienda possa avere un futuro a Castione soltanto con l’attuale superficie. Da notare che finora si ipotizzavano, per il nuovo stabilimento, 70-80mila metri, mentre ‘TicinoNews’ ha parlato ieri di 14mila. Peraltro, vi sarebbe già un progetto di massima con gli investimenti previsti e le richieste di finanziamento al Cantone. Nome in codice del progetto “Prato verde”. I posti di lavoro si ridurrebbero dagli attuali 405 a 230 entro il 2035. Una seconda variante, denominata “Status Quo”, prevede di lasciare tutto com’è, ma con una drastica riduzione dei posti di lavoro entro il 2035. Una terza prevede l’ottimizzazione delle attuali Officine con nuove competenze; in questo caso i posti di lavoro diminuirebbero a 225 entro il 2035. Infine l’ultima variante, la quarta, ovvero la chiusura completa delle Officine entro il 2031 con lo spostamento di tutte le competenze in altre sedi d’oltralpe. Nel nuovo stabilimento, ricordiamo, le Ferrovie intendono portare la manutenzione dei moderni treni Giruno utilizzati fra qualche anno sulla linea Basilea-Milano.