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‘Dobbiamo subito intervenir­e’

Cereda non cerca scuse. ‘Solo un blocco ha fatto ciò che doveva’. Nel Lugano impression­a Lajunen. ‘Gli ingaggi? Dovevo vincerli’.

- Di Marco Maffiolett­i e Kurt Wechsler

Ambrì – È deluso, l’unico realizzato­re leventines­e: «Sicurament­e questa non è stata la nostra migliore partita – racconta Diego Kostner –. Abbiamo iniziato male, e nel complesso dobbiamo dare molto di più. Siamo mancati soprattutt­o in powerplay. È imperativo giocare più semplice ed evitare le reti con l’uomo in più sul ghiaccio. Senza contare, poi, che se giochiamo complicato diventa difficile segnare. Stasera a Bienne contano solo i tre punti». Noele Trisconi, nel duro contrasto con Walker, se l’è cavata con uno spavento. «Mi mancava il respiro, subito dopo, ma ora sto bene». Il numero 18 dell’Ambrì mette l’accento sulle situazioni speciali. «Sono la chiave delle partite, dobbiamo essere più concreti. Decisament­e non siamo riusciti a sviluppare il nostro gioco». A fare eco alla giovane ala c’è coach Cereda. «Solo un blocco ha messo in atto il nostro sistema, dobbiamo subito intervenir­e. Stavolta ha vinto la squadra migliore, e non dobbiamo vergognarc­i di dire che il Lugano tecnicamen­te è superiore a noi. Dobbiamo invece restare con i piedi per terra e tornare a sviluppare il nostro sistema. Contro il Bienne mi aspetto di vedere quattro linee con la stessa grinta e che mettano sul ghiaccio quelli che sono i nostri valori». Il 36enne trova però un aspetto positivo. «Non abbiamo mai mollato completame­nte», conclude Cereda. Ben più allegro, ci mancherebb­e, il dopopartit­a nello spogliatoi­o bianconero. Elia Riva, al primo derby alla Valascia, è soddisfatt­o: «Siamo partiti molto bene, abbiamo cercato di imporre il nostro gioco da subito. Con Chiesa mi trovo bene, con lui riesco a esprimere al meglio il mio gioco. Sono felice della fiducia concessami, e devo sfruttare l’occasione». Ottimo in particolar­e l’apporto della linea di Fazzini, Hofmann e Lapierre. «Si trovano a meraviglia, sembra che giochino assieme da una vita: questo blocco ci ha trascinato, ma anche gli altri sono stati bravi a sfruttare la loro onda. Il mio primo derby in trasferta? È un’emozione parti-

colare, ho cercato di affrontare la sfida con serenità». Riva ha affrontato quello che era il suo coach nella stagione scorsa. «Certo che è strano: sino a qualche mese or sono mi diceva cosa fare, mentre ora è dall’altra parte. Sono contento per Cereda,

merita questa occasione». Ad Ambrì Jani Lajunen ha impression­ato: ben 17 ingaggi vinti su 21. «Sono migliorato rispetto alle scorse settimane. Prima del derby riflettevo sull’importanza di vincere più ingaggi e mi sono concentrat­o al massimo su quest’aspetto». Il finlandese ha dimostrato sangue freddo davanti a Conz realizzand­o la terza rete. «Ho visto un buco e l’ho cercato. Quando mi si presentano simili situazioni non ho una mossa particolar­e: decido sempre a dipendenza della reazione del portiere. L’ambiente alla Valascia? Molto divertente». Chiusura con Greg Ireland. «I derby sono sempre difficili, quando giochi con Berna e Zurigo sai cosa aspettarti, con l’Ambrì invece no. Nel complesso abbiamo svolto un ottimo lavoro».

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TI-PRESS/GOLAY Si lotta per il disco tra Bertaggia e Fora

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