Il paesaggio rinato
Quasi 300 persone all’inaugurazione del comparto Boschetto a Cevio
Terminati i lavori di recupero dell’insediamento storico risalente al Sedicesimo secolo. In totale sono stati investiti circa 650mila franchi.
Sono state poco meno di trecento le persone che nel corso di tutto il pomeriggio di sabato hanno percorso i vicoli e l’ampia area rurale che fa da cornice al nucleo del Boschetto, frazione di Cevio. Motivo di tanto interesse – che ha fatto rivivere la situazione demografica del passato, quando il comparto era popolato da circa tre centinaia di persone; ora una quindicina – i festeggiamenti per l’inaugurazione degli interventi di recupero degli elementi di maggior valore e la riqualifica prevista nel “Progetto paesaggio Boschetto”. A mettervi mano, e a finanziare il programma degli interventi, una lunga lista di enti attivati su richiesta del Comune di Cevio. Con la preziosa collaborazione dell’Ufficio forestale del VII circondario, sotto la coordinazione dell’Associazione per la protezione del patrimonio artistico e architettonico di Valmaggia (Apav), l’iniziativa ha portato a restituire al nucleo (sito sul lato destro del fiume Maggia, vis-à-vis alla frazione di Visletto) le antiche sembianze. In quest’ottica si è operato sul territorio (bosco, vite, selva castanile, terrazzi, carraie, muri a secco) e sul patrimonio costruito (vari edifici, oratorio, grà, cappelle, fontane, apiari, cantine) in particolare sull’imponente torchio piemontese del 1’580, interventi descritti sabato dall’ingegnere Antonio Mignami. L’investimento globale è stato di 650mila franchi, coperto grazie al sostegno di svariati enti, i cui rappresentanti hanno preso la parola: Raimund Rodewald (Fondazione svizzera per la tutela del Paesaggio); Paolo Poggiati (Cantone Ticino); Pierluigi Martini (sindaco di Cevio); Luca Moretti (presidente Patriziato di Cevio-Linescio), Thomas Schiesser (Ufficio forestale), Marco Delucchi (Fondo svizzero del Paesaggio). Completa la lista dei benefattori la Fondazione Binding e l’Otlmv Regione Vallemaggia. Per l’Apav è intervenuta la presidente Gabriella Tomamichel, che ha evidenziato come «il villaggio del Boschetto, la cui configurazione odierna risale al XVI secolo, è un piccolo insediamento che merita di essere riscoperto, conosciuto e salvaguardato». Flavio Zappa (membro di comitato) con Michele Moretti (Centro Dialettologia e Etnologia) hanno illustrato l’opuscolo “Boschetto, paesaggio testimonianze del tempo”. Una sessantina di pagine per sottolineare il valore storico fra passato e presente e ricordare le testimonianze del vissuto in un territorio rurale, la cui cura è ora affidata alle mani della famiglia Frei di Cevio. La festa ha compreso visite guidate, castagnata, merenda con prodotti locali e intrattenimento musicale.