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Tre gol lampo incenerisc­ono il Langnau

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Lugano – Tre gol fulminei. Uno per tempo. Per un Lugano che s’affida nuovamente all’estro (e al talento) delle sue due prime linee, in una serata in cui – complice le assenze dello squalifica­to Walker e dell’acciaccato Sannitz – sul foglio partita ci sono soli undici attaccanti. Più la sorpresa Kparghai che, sebbene il suo ruolo sia quello del difensore, è il primo dei bianconeri ad andare in gol. In un primo tempo che, tuttavia, sarà il più difficile dei tre per gli uomini di Ireland. Non solo per il pareggio – quasi immediato – di Neukomm, che arriva un minuto dopo l’1-0. Bensì, soprattutt­o, perché il Langnau non si fa mai cogliere impreparat­o, blindando il proprio terzo difensivo a un Lugano che, così, ha meno spazio del solito. Pur se, quando decidono di forzare il loro talento, i bianconeri col disco fanno ciò che vogliono. Situazione che diventa sempre più evidente con il passare del tempo. E quando arriva il terzo gol, firmato al 40’58’’ dall’indemoniat­o Hofmann, dopo il 2-1 di Bürgler subito in avvio di tempo centrale, il Langnau capisce che è troppo. Anche perché ai bernesi cominciano a far difetto le energie. Evidenza che sembra accettare pure il coach delle Tigri, Heinz Ehlers, il quale nel finale di partita né spende il timeout a sua disposizio­ne, né togliere Ciaccio dai pali, nonostante i suoi fossero in ritardo di due (soli) gol. C.S.

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TI-PRESS/GOLAY Un altro numero in meno a disposizio­ne, è l’8 di Hirschi

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