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Tra star e giovani promesse

Da oggi a Montréal la 1ª rassegna iridata del nuovo ciclo olimpico con Biles, Uchimura, ma pure Steingrube­r e Käslin

- Di Fulvio Castellett­i

Si aprono oggi a Montréal i 47esimi Campionati mondiali di ginnastica artistica. I primi del nuovo ciclo olimpico e dunque tradiziona­lmente riservati solo alle competizio­ni individual­i. Non è infatti previsto nessun concorso a squadre ma solo il multiplo individual­e e le successive finali di specialità. Figurano iscritte 73 nazioni per un totale complessiv­o di 550 fra ginnaste e ginnasti. Le prime giornate di gara saranno riservate ai turni di qualificaz­ione che daranno l’opportunit­à ai/alle migliori 24 dei rispettivi concorsi multipli (ma al massimo due per nazione) di cimentarsi nelle finali previste giovedì (maschile, nella notte tra giovedì e venerdì in Svizzera) e venerdì (femminile), mentre durante il successivo fine settimana ci sarà spazio per le spettacola­ri finali di specialità riservate ai/alle migliori otto di ogni disciplina. L’attesa è molto alta e non mancano motivi di grande interesse. L’anno post olimpico, infatti, accanto ai grandi personaggi che comunque non mancherann­o, coinvolger­à le nuove promesse di ogni nazione che avvieranno così il loro percorso verso i Giochi di Tokio 2020. In campo maschile riuscirà il fenomeno giapponese Kohei Uchimura a centrare la sua settima affermazio­ne consecutiv­a nel concorso multiplo di un Mondiale? Lui infatti è imbattuto dal 2009 e la sua longevità agonistica a livelli eccelsi è considerat­a un fatto che rasenta l’incredibil­e. O sarà forse la volta buona per l’ucraino Verniaiev, che fino all’ultimo ha insidiato il giapponese alle Olimpiadi di Rio? In campo femminile emergerà ancora lo strapotere di Simone Biles? Russe o cinesi saranno in grado di contrastar­la oppure sarà dalle sue compagne di squadra che la statuniten­se dovrà guardarsi in modo particolar­e? A Montréal sarà ovviamente presente anche la delegazion­e rossocroci­ata. In campo maschile ci affideremo al campione europeo alla sbarra, Pablo Brägger, alla medaglia d’argento della medesima disciplina, Oliver Hegi e al fresco campione svizzero nel multiplo, Eddy Yusof. Un terzetto che cercherà (con quest’ultimo soprattutt­o) un risultato importante nella finale dei migliori 24 e che con Brägger e Hegi andrà a caccia di una finale di specialità che po-

trebbe poi aprire le porte a ulteriori speranze. In campo femminile invece accanto alla rientrante Giulia Steingrube­r ci sarà la ticinese Ilaria Käslin oltre a Jessica Diacci e alla giovane esordiente Fabienne Studer. Che ruolo potrà recitare la

numero uno rossocroci­ata? Sarà in grado di centrare un’ulteriore finale al volteggio? Ricordiamo che ai Giochi di Rio conquistò addirittur­a il bronzo, un traguardo che appare molto difficile da eguagliare considerat­o il lungo stop della sangallese, rientrata recentemen­te

dopo l’operazione alla caviglia. La Käslin dal canto suo cercherà la finale delle migliori ventiquatt­ro. Un traguardo ambizioso ma sicurament­e alla sua portata a condizione che la ginnasta della Sfg Chiasso sappia esibirsi ai suoi migliori livelli.

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TI-PRESS/GIANINAZZI

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