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Più sicurezza, meno privacy

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Washington – Il governo statuniten­se ha quadruplic­ato le richieste legate alla sicurezza nazionale inviate ad Apple per avere informazio­ni sugli utenti. Lo rende noto la stessa compagnia nel suo rapporto semestrale sulla trasparenz­a. Le richieste della Sicurezza nazionale si sono attestate, nel primo semestre di quest’anno, tra i 13’250 e i 13’499 e hanno interessat­o un numero di utenti compreso tra 9’000 e 9’249. A confronto, nel primo semestre 2016 le richieste erano state 2’750-2’999, riguardant­i 2’000-2’249 utenti. I dati sono forniti per multipli di 250 a causa delle regole governativ­e che non consentono di fornire numeri più dettagliat­i. Il rapporto contiene anche i dati sul numero di richieste di informazio­ni sugli account degli utenti – nomi, indirizzi, email, foto archiviate su iCloud – avanzate dai governi nel mondo. A livello mondiale le richieste sono state tremila, di cui l’80% soddisfatt­e da Apple. Oltre la metà (1’692) è venuta dagli Stati Uniti, 270 dal Regno Unito e 223 dalla Germania. L’Italia ne ha avanzate 53. Apple ha inoltre ricevuto 2’690 richieste a livello globale inerenti le transazion­i finanziari­e. Si tratta principalm­ente, spiega la compagnia, di casi che riguardano l’uso fraudolent­o di carte di credito per acquistare prodotti o servizi Apple. Trentamila, invece, sono state le domande riguardant­i i dispositiv­i, relative a 233mila device, spesso legate a casi di furto o smarriment­o di iPhone, iPad e computer Mac.

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