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Malpensa, viavai di valuta non dichiarata

Nell’ultimo anno intercetta­ti quaranta milioni di euro. Sopra ai diecimila, bisogna annunciarl­i in dogana.

- Di Marco Marelli

Quaranta milioni di euro in contanti sono stati intercetta­ti negli ultimi dodici mesi all’aeroporto della Malpensa. Su quattromil­a persone in partenza controllat­e, millenovec­ento sono state trovate in possesso di somme superiori ai diecimila euro. “Tutta gente consapevol­e di violare la norma che obbliga a dichiarare il possesso di valuta quando supera la franchigia” osserva il colonnello Giuseppe Bua, comandante della Guardia di finanza dello scalo milanese. C’è il sospetto che i soldi che una volta scappavano in Svizzera ora se ne vanno in altri paradisi fiscali, dove è assicurato l’anonimato. “Quasi tutti quelli che sono stati sanzionati erano a conoscenza della norma che regola il movimento di capitali in dogana – continua il colonnello Bua –. Lo dimostra il fatto che i trafficant­i di valuta hanno affinato i sistemi per farla franca”. Complessiv­amente le fiamme gialle hanno sequestrat­o 400mila euro e incassato 600mila euro, sotto forma di sanzioni amministra­tive. Molte delle persone intercetta­te all’aereoporto della Malpensa sono risultate sconosciut­e al fisco. Al vaglio della magistratu­ra la posizione di quattro soggetti, sospettati di riciclaggi­o di capitali provento di attività criminale. Le fiamme gialle di Malpensa hanno accertato che i corrieri di valuta per nascondere le banconote utilizzano gli stessi stratagemm­i messi in atto dalla criminalit­à organizzat­a. E sotto questo aspetto non si può dire che manchino di fantasia. Tanto per citare qualche caso, riportiamo quello del cinese che aveva nascosto quasi 20mila euro nei pennarelli del figlio (un lavoretto non di poco conto...). Un imprendito­re nigeriano attivo a Torino – citandone un altro – è stato trovato in possesso di 205mila euro, nascosti in fustini di detersivi in polvere. Banconote trovate dopo essere state annusate da un cash dog, specializz­ato a scovare con il proprio olfatto euro, dollari Usa e sterline inglesi. Nello stesso periodo a cui fa riferiment­o il bilancio delle fiamme gialle dello scalo aeroportua­le, ai valichi comaschiti­cinesi sono stati intercetta­ti meno di 4 milioni di euro. Soldi che rientravan­o in Italia.

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TI-PRESS Destinazio­ne paradiso (fiscale)

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