La Borsa elvetica ritrova i massimi
Il listino Smi è a quota 9242 punti, livello raggiunto solo nell’agosto del 2015
Zurigo – La Borsa svizzera ha cominciato bene il quarto trimestre 2017, salendo ai massimi da oltre due anni: l’indice dei valori guida Smi ha chiuso a 9242,15 punti, su dello 0,92% rispetto a venerdì, mentre il listino globale Spi ha guadagnato lo 0,89% a 10’540,37 punti. Il mercato è stato favorito da un effetto squisitamente legato al calendario: con l’inizio del nuovo trimestre di regola nuovi capitali confluiscono sul comparto azionario. L’Smi ha così superato i 9’200 punti, soglia mai più raggiunta dall’agosto 2015. In mancanza di notizie aziendali di primo piano gli investitori hanno guardato alla congiuntura – buoni gli ultimi dati provenienti da Giappone, Eurozona e Usa, in chiaroscuro quelli cinesi – e alla Spagna: non pochi si interrogano sulle conseguenze che potrà avere il referendum in Catalogna. Anche in relazione ai piani di riduzione delle imposte portati avanti dal presidente americano Donald Trump vi è chi teme delusioni. Per quanto riguarda i singoli titoli hanno terminato non lontano dalla parità i bancari Ubs (+0,36% a 16,61 franchi), Credit Suisse (+0,13% a 15,35 franchi) e Julius Bär (+0,09% a 57,35 franchi). Nello stesso comparto finanziario uno spettro solo leggermente più ampio è stato offerto dagli assicurativi Zurich (-0,03% a 295,30 franchi), Swiss Re (+0,17% a 87,85 franchi) e Swiss Life (+0,44% a 342,60 franchi). Fra i valori più sensibili ai cicli economici si è messa in luce Abb (+1% a 24,18 franchi), grazie a un’intervista rilasciata dal Ceo Ulrich Spiesshofer a una testata svedese riguardo agli obiettivi di medio termine del gruppo. Con il segno più hanno terminato anche Adecco (+0,93% a 76,10 franchi), Geberit (+0,17% a 458,90 franchi) e Sika (+1,18% a 7290 franchi), mentre LafargeHolcim (-1,50% a 55,75 franchi) ha continuato a soffrire per i giudizi degli analisti già diffusi nella scorsa settimana. Nel segmento del lusso Swatch (+0,55% a 405 franchi) ha mostrato più dinamismo di Richemont (invariata a 88,50 franchi). Hanno svolto una decisa funzione di traino i pesi massimi difensivi Nestlé (+1,54% a 82,35 franchi), Novartis (+1,57% a 84,20 franchi) e Roche (+1,29% a 250,40 franchi). Completano il quadro dei 20 titoli principali Givaudan (-0,33% a 2100 franchi), Lonza (+1,50% a 257,80 franchi), e Sgs (-0,56% a 2310 franchi).