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Fogal e Lahco rischiano il fallimento

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Zurigo – I due marchi tradiziona­li Fogal e Lahco of Switzerlan­d rischiano il fallimento. Le aziende hanno depositato il bilancio al tribunale distrettua­le di Meilen. In Svizzera il provvedime­nto colpisce 35 dipendenti attivi per lo più nella produzione a Erlenbach (Zurigo), informa un comunicato dei fabbricant­i zurighesi rispettiva­mente di calze e collant, da una parte, e costumi da bagno dall’altra. L’insolvenza avrà conseguenz­e anche all’estero. Gli otto negozi svizzeri sono stati chiusi in mattinata. Si tratta di sei propri punti vendita e due boutique situate nei grandi magazzini Globus di Zurigo, ha riferito all’Ats un portavoce. Le difficoltà finanziari­e delle due imprese tessili sono causate dal decesso inatteso del loro azionista, il tedesco Eberhard von Koerber (classe 1938), lo scorso 3 agosto. Ciò ha generato una mancanza che anche l’impegno più profondo di tutte le parti non potrebbe colmare, aggiunge la nota. L’ex membro di direzione della Bmw, poi di Abb, aveva assunto la presidenza del gruppo zurighese lo scorso anno. L’ex azionista di minoranza di Lahco/Fogal aveva dovuto procedere a un aumento di capitale per riprendere l’azienda, ha precisato il portavoce. Lahco aveva acquisito Fogal nel novembre 2015 da Gaydoul Group, società zurighese di proprietà della famiglia Gaydoul, erede dei negozi Denner venduti a Migros. Gaydoul Group, che controlla anche il fabbricant­e di scarpe Navyboot, aveva ripreso Fogal nell’ottobre 2009. Le origini del marchio Fogal risalgono al 1921 mentre quelle di Lahco al 1922. Il fondatore Léon Fogal importò in Svizzera le prime calze in nylon nel 1939.

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