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Il gusto amaro della beffa

Il Chiasso è battuto dal Servette al 93’, per colpa di una palla persa. ‘Voglia di vincere? Forse. Sicurament­e ingenuità’.

- Di Emiliano Rossi

Chiasso – È una sconfitta che fa molto male, perché perdere al 93’ è sempre qualcosa che lascia il segno. Soprattutt­o in quel modo, su una palla ferma, dopo aver meritato di più. Il mister del Chiasso Guillermo Abascal Perez si è molto arrabbiato, e al fischio finale, mentre il Servette – incitato dai pochi tifosi al seguito – esultava consapevol­e di portar via più di quanto gli fosse dovuto, ha raccolto la squadra a rapporto in spogliatoi­o. «Ci ha detto che in queste situazioni ci sono solo due cose che si possono fare – svela capitan Simone Belometti –. Piangersi addosso, oppure continuare a lavorare, credendo nel nostro lavoro, dato che questa sera, per esempio, abbiamo messo sotto una squadra che punta alla Super League». Nessun rimprovero particolar­e, dunque, ma una carica per non far mollare i suoi, dopo due sconfitte filate. Ma se a Vaduz era mancata la prestazion­e, coi ginevrini c’è stata. Lo conferma pure Belometti. «Abbiamo una nostra filosofia e giochiamo a modo nostro, chiunque abbiamo davanti».

Belometti: ‘Perez ci ha detto che si possono fare due cose: piangersi addosso oppure continuare a lavorare’

Spesso, sono gli episodi a sbloccare le partite, e un’azione in sospetto fuorigioco, con l’intera difesa rossoblù che probabilme­nte attendeva che si alzasse la bandierina, ha fatto sì che Alphonse insaccasse alle spalle dell’ottimo Mossi la prima vera palla gol. «Nel primo tempo avevamo impostato la sfida per fare pressing offensivo, ma faticavamo a trovare i riferiment­i. Poi, i suggerimen­ti del mister ci hanno aiutato» continua il difensore, confermand­o che la rete subita ha dato una sorta di scossa, «facendoci capire che dovevamo spingere di più». E infatti, con azioni ficcanti, il pari è arrivato nemmeno dieci minuti dopo, con Padula bravo a costruire e Ceesay a finalizzar­e. Nella ripresa, nessuno ha trovato la rete: se c’era una compagine che sul piano di quanto fatto vedere e del gioco meritava di vincere, questa era il Chiasso,

pur se Mossi ha dovuto effettuare un paio di interventi di una certa difficoltà, in una partita molto fisica. Belometti si rammarica per la gestione dei minuti finali: «Forse, essendo stanchi, avremmo dovuto cercare di tenere il pallone,

invece di provare a fare delle ripartenze. Voglia di vincere? Forse, sicurament­e anche ingenuità». Il pallone a cui si riferisce, e che ha deciso la serata, è stato quello perso da Padula, e in quell’azione i rossoblù hanno dovuto concedere un corner, che Nathan ha sfruttato al meglio per confeziona­re la beffa. Da rimarcare qualche infortunio nella squadra di Abascal, a partire da Krasniqi costretto a lasciare il campo dopo una ventina di minuti.

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TI-PRESS/GIANINAZZI Decide tutto Nathan in extremis, su calcio d’angolo

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