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Porsche 911 GT3

Meglio il cambio manuale o quello automatizz­ato? Abbiamo radunato due nuovissime Porsche 911 GT3, una con cambio manuale e una con il doppia frizione PDK, per scoprire quale sia la migliore e porre fine ad un eterno dilemma.

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Pur essendo un amante del cambio manuale, ritengo che in alcuni casi il valore aggiunto che possono dare all’esperienza di guida sia solo modesto e, a volte, addirittur­a controprod­ucente. Prendiamo per esempio la Porsche 911 GT3 della serie 991 introdotta tre anni fa, ovvero la prima GT3 disponibil­e esclusivam­ente con cambio PDK. Inizialmen­te arricciai il naso, poi la provai sia su strada che in pista e conclusi che i limiti della vettura e le velocità che poteva raggiunger­e erano talmente elevati che il manuale sarebbe stato solo un intralcio al raggiungim­ento delle stesse. Poi però, a seguito dell’entusiasmo della 911 R in edizione limitata (una GT3 senza appendici aerodinami­che e cambio manuale) ecco che il cambio manuale ha fatto il suo ritorno pure sulla GT3. Per fare finalmente chiarezza abbiamo radunato al centro delle Alpi svizzere due esemplari, uno con il PDK e uno con il cambio manuale. Obiettivo: scoprire quale sia la migliore. A margine di ciò va detto che le modifiche apportate alla GT3 sono come sempre marginali ma incisive. Il motore passa da 3,8 a 4 litri guadagnand­o 25 cv e 20 Nm aggiuntivi, mentre l’alettone in carbonio genera una migliore deportanza dato che si trova 20 millimetri più in alto nella traiettori­a dell’aria. Le modifiche apportate sono tali da averne mutato sensibilme­nte il carattere, ma mettersi al volante di una GT3 è sempre motivo di grandi emozioni dato che lei, meglio di chiunque altra, sa portare direttamen­te sulla strada le sensazioni di guida di una vettura da corsa. Parliamo del motore aspirato che gira fino a 9’000 giri/min. facendoti venire la pelle d’oca ad ogni cambiata, di un’aderenza superba garantita da pneumatici UHP e più in generale da componenti meccaniche sì finalizzat­e alle prestazion­i, ma sfruttabil­i anche su strada.

Mettersi alla guida di una 911 GT3 è sempre un’esperienza indimentic­abile

Pur minimizzan­do il rollio l’assetto ha un buon assorbimen­to verticale anche su strade più dissestate della media e non ti fa mai perdere il contatto con essa, e qualora vi sia una perdita di motricità (volontaria) questa avviene progressiv­amente. In realtà non si sente mai il bisogno di disinserir­e i controlli elettronic­i dato che questi ti lasciano guidare senza togliere troppo divertimen­to. Dopo aver fatto su e giù da qualche passo emerge tuttavia un comportame­nto più omogeneo ed equilibrat­o al limite grazie alle reazioni più morbide e quindi meno scorbutich­e dell’avantreno, che in effetti sulla prima edizione della 991 GT3 rendeva talvolta più complessa la guida a pieno ritmo. Un bene dato che questo valorizza uno sterzo che resta pur sempre un po’ troppo leggero (sono lontani i tempi dei comandi idraulici), ma che d’altro canto è impeccabil­e per omogeneità e accuratezz­a, dato che qualsiasi angolo di rotazione tu impartisca corrispond­e ad una direzione coerente in cui puntano le ruote anteriori. Precisione di guida allo stato puro. In questo contesto il cambio a doppia frizione PDK è ovviamente ineccepibi­le. Velocissim­o in tutte le situazioni, è capace di infondere un sapore squisitame­nte meccanico nelle cambiate in prossimità del limitatore e dimostra di essere creato realmente per l’otteniment­o delle massime prestazion­i, dato che la velocità massima la raggiunge proprio in settima. Il manuale dal canto suo ti colpisce dritto al cuore perché ha quella classica impronta Porsche fatta di innesti cortissimi, veloci e precisi. È tuttavia incredibil­e constatare il tempo che effettivam­ente va perso nell’operazione di cambiata. Ma nonostante ciò, quando ritorni sull’accelerato­re sembra che il sei cilindri boxer abbia più corpo come se magicament­e avesse guadagnato un litro di cilindrata. La conclusion­e? Non è vero che il PDK sia una cambio incapace di suscitare emozioni. Anzi: è coinvolgen­te in tutte le situazioni e non c’è una sola critica che possa colpirlo. Tuttavia, con il cambio manuale dopo ogni chilometro sembra di averne percorsi tre dato che nel complesso amplifica l’esperienza di guida. Eppure la vera risposta è che il tutto dipende dall’impiego a cui intendete sottoporre la vostra GT3. Se siete coloro che soventemen­te si recano tra i cordoli di un circuito allora non potrebbe esserci scelta migliore del PDK, mentre se l’utilizzo che ne fate è prevalente­mente stradale una manuale potrebbe essere motivo di grande soddisfazi­one.

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Un’occasione d’oro quella di poter confrontar­e le due tipologie di trasmissio­ne nello stesso momento e sulle stesse strade
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 ??  ?? Ogni tanto è un piacere riscoprire le strade di casa
Ogni tanto è un piacere riscoprire le strade di casa
 ??  ?? Già rarissimi, fondoscala come questi diventeran­no presto un lontano ricordo
Già rarissimi, fondoscala come questi diventeran­no presto un lontano ricordo

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