Basso Mendrisiotto eppur non si muove
L’intero Mendrisiotto sta vivendo anni decisivi per il proprio futuro. Mendrisio, dopo la fusione con vari Comuni dell’Alto Mendrisiotto, si trova nella necessità di far fronte a impegni precedentemente decisi da costoro. Per altro, anche a causa della globalizzazione imperante, teme ora il verificarsi di partenze eccellenti che inciderebbero sul gettito fiscale e forse anche sul moltiplicatore della città. Va comunque lodato il coraggio di Mendrisio di battere la strada della fusione (che, chissà perché, ora si suole chiamare aggregazione, come se i risultati pratici dell’una o della altra cosa non fossero identici).
Segue dalla Prima Sta il fatto che, con questa operazione, Mendrisio ha comunque aumentato il proprio potere contrattuale verso l’esterno, creando inoltre una vasta piattaforma sulla quale operare. Questo stesso coraggio è invece mancato ai Comuni del Basso Mendrisiotto. Non tanto alla classe politica del momento che qualche anno fa aveva riavviato le trattative tra Chiasso, Vacallo, Morbio, Balerna e Novazzano che già costituiscono di fatto una sola “città-regione”, senza soluzione di continuità. Sono stati invece i cittadini coinvolti che hanno preferito il tran tran dell’amministrazione spicciola a visioni più lungimiranti e appunto coraggiose. E’ di tempi più recenti la tiepidezza, per non dire freddezza, con cui sono state accolte le prospettive di sviluppo elaborate dalle Ffs per la stazione passeggeri e commerciale. Balerna e Novazzano hanno battuto una loro strada, riesumando il discorso dell’intermodalità per i territori che si trovano al loro interno? (si veda ‘laRegione’ del 21 agosto 2017). Perché non fare invece un discorso a tre, coinvolgendovi l’intera stazione che ha sempre costituito un preciso punto di riferimento e di lavoro per l’intero Basso Mendrisiotto? Perché non ricreare le premesse per godere di nuovo di quella rendita di posizione che ci veniva invidiata e magari anche un poco rimproverata da altri ? Perché dimenticare che il Basso Mendrisiotto confina con la ricca e attiva Lombardia e che anche il discorso della stazione comune di Chiasso con Como va quindi rinnovato nell’interesse non solo della parte svizzera ma anche di quella italiana? Sulla volta della cupola di Palazzo federale campeggia un mosaico composto di numerose tessere accostate sapientemente, recante il motto “unus pro omnibus, omnes pro uno (uno per tutti, tutti per uno). Come si sa, più le tessere di un mosaico sono piccole più lo stesso appare nitido e leggibile. Tocca a noi aggiungervi ora la tessera costituita da un Basso Mendrisiotto organicamente unito e operante. Essa sarà piccola ma, proprio per questo, contribuirà a rendere il mosaico ancor più pregevole, completo e significativo.