“Rispettate questi organismi”
arriva l’autunno e le piante cominciano a tingersi di rosso mi piace camminare nei nostri boschi. Un modo per svagare la mente, osservare la natura nella sua straordinaria bellezza e, se la fortuna mi assiste, trovare qualche funghetto per cena. Non di rado però, durante il mio vagabondaggio, capita di imbattermi in situazioni davvero incresciose che fanno piangere il cuore; funghi di ogni sorta buttati per aria, cartacce abbandonate per terra e soprattutto un gran vociare dei numerosi “fungiatt” che si incontrano sulla via. Un vero peccato che toglie gran parte di quella magia legata al momento. Forse presi dalla smania di tornare a casa con un bel bottino dimentichiamo di essere degli ospiti e che, come tali, dovremmo comportarci. Il bosco è prima di tutto l’habitat di diversi animali che hanno il diritto di trovare in esso riparo e ristoro. I nostri schiamazzi e le nostre piccole gesta d’inciviltà possono rivelarsi fatali per alcuni di loro e minacciano i delicati equilibri di questo importante ecosistema. Prima di varcare la soglia di un bosco proviamo quindi a cambiare prospettiva preparandoci ad essere accolti piuttosto che imporre ad ogni costo la nostra presenza. Impariamo a comportarci in modo discreto senza lasciare tracce indesiderate lungo il nostro cammino. Se non siamo sicuri di conoscere dei funghi limitiamoci ad ammirarli, rinun- ciando a raccoglierli ad ogni costo solo per riempire il cestino o far colpo su amici e parenti. Un’abitudine che impoverisce la biodiversità locale e che può mettere a serio repentaglio la nostra salute. In fondo, mi vien da dire, è solo una questione di buon senso. Basterebbe agire con consapevolezza e un pizzico di rispetto in più per poter godere ancora a lungo della generosità di madre Natura”. Annamaria Bottini biologa e membro del Comitato WWF.