Olimpiadi di Rio 2016, Nuzman accusato di corruzione Il Brasile chiede assistenza legale a Berna
Le autorità giudiziarie brasiliane hanno chiesto assistenza legale a quelle svizzere nel caso che vede coinvolto Carlos Arthur Nuzman. Il numero uno del Comitato olimpico del Paese è stato arrestato giovedì con l’accusa di corruzione nell’ambito dell’assegnazione delle Olimpiadi estive 2016 a Rio de Janeiro. In una presa di posizione di ieri, il Ministero pubblico della Confederazione (Mpc) ha confermato che la richiesta, trasferitagli dall’Ufficio federale di giustizia (Ufg), è attualmente in fase di esame. Il 75enne Nuzman è sospettato di aver partecipato alla compravendita di voti per l’attribuzione della manifestazione. Gli inquirenti sono convinti che l’uomo abbia avuto un ruolo centrale nel versare una somma di due milioni di dollari per assicurarsi che membri del Cio optassero per Rio. Secondo il noto giornale locale ‘O Globo’, una prima perquisizione nel suo domicilio era avvenuta il 5 settembre. In quest’occasione è stata rinvenuta la chiave di una cassetta di sicurezza di un deposito del punto franco doganale a Ginevra. In essa l’uomo avrebbe nascosto 16 lingotti d’oro da un chilo l’uno, per un valore di oltre 670mila dollari, si legge nell’edizione di ieri di ‘Tages-Anzeiger’ e ‘Der Bund’. Secondo l’ordine di arresto, Nuzman avrebbe inoltre parcheggiato nella Confederazione 50mila dollari. L’arresto è stato effettuato per timore che il dirigente potesse cercare di ostacolare l’inchiesta. Uno degli avvocati di Nuzman ha detto giovedì ai media brasiliani che il suo cliente è innocente.