Trump si allea con i bigotti contro la ‘pillola’
Washington – Colpo di spugna sulla contraccezione gratis e le tutele contro le discriminazioni di gay, lesbiche e transgender, in nome della libertà religiosa e di coscienza: Donald Trump procede nella riduzione in macerie di ogni eredità Obama. Questa volta titillando gli organi sensibili dell’elettorato più bigotto. Il primo a cadere è l’obbligo (contenuto nell’Obamacare) per i datori di lavoro di pagare i contraccettivi femminili nella copertura sanitaria per i propri dipendenti. Trump ha deciso di estendere l’esenzione del pagamento, già concessa in maggio ad alcune organizzazioni religiose con un ordine esecutivo, a tutte le imprese commerciali (anche ad alcune non profit) e alle assicurazioni, sulla base di “convinzioni religiose o morali”. Decisione benedetta, naturalmente dai gruppi religiosi, ma anche dal mondo economico. Attaccata, al contrario, dalle organizzazioni per i diritti delle donne e alcune associazioni mediche. «Le nuove norme porteranno indietro l’orologio sulle salute delle donne», ha osservato Haywood L. Brown, presidente dell’American College of obstetricians and gynecologists. «Una contraccezione abbordabile per le donne salva vite, previene gravidanze indesiderate, soprattutto tra le adolescenti», ha aggiunto. Le prime azioni legali per impugnare il provvedimento sono già state preannunciate. Il National Women’s Law Center si prepara a dar battaglia. Poiché per alcune donne questo vorrà dire dover scegliere “tra le cure preventive, come i contraccettivi, e l’affitto, il mutuo o la bolletta elettrica”. La decisione interesserà oltre 55 milioni di donne che ora hanno accesso gratuito a contraccettivi come la pillola. La percentuale di quelle che pagavano di tasca propria era scesa dal 21% al 4% con l’Obamacare. Ma questo aspetto della riforma sanitaria di Obama aveva generato una ondata di cause da parte di vari datori di lavoro, tra cui scuole, college e ospedali religiosi, organizzazioni caritatevoli. Tra questi anche l’ordine cattolico delle “Little sisters of the poor”, secondo cui l’obbligo equivaleva a renderle “moralmente complici di un grave peccato”.