Industriali e banche si preparano a lasciare
Madrid – Dove non riuscirà la Guardia Civil, riusciranno gli industriali. Ieri il governo di Mariano Rajoy ha approvato un decreto che spiana la strada alle sempre più numerose imprese che stanno spostando la propria sede sociale fuori dalla Catalogna per timore degli effetti negativi di una indipendenza unilaterale. L’esecutivo conservatore ha decretato norme che rendono più facili e veloci le procedure per le aziende, eliminando l’obbligo di passare attraverso l’assemblea dei soci. Ieri la prima banca catalana, CaixaBank, ha deciso di trasferire la sede sociale a Valencia, mentre il colosso dell’energia Gas Natural si trasferirà a Madrid. CaixaBank non è solo una banca, ma il principale attore finanziario della regione e, anche attraverso la Fondazione, controlla una buona parte dell’economia locale. Proprio sulla retorica della forza economica catalana, “spremuta” da Madrid, si sono basate per anni le rivendicazioni soprattutto fiscali che trovavano consenso negli ambienti produttivi ed imprenditoriali. Ma negli ultimi giorni, con la svolta unilaterale, aziende e banche sono venute allo scoperto criticando l’operato del Govern. I timori sono diversi: una indipendenza non pattuita porterebbe la Catalogna automaticamente fuori dall’Unione europea; ci sono già segnali (ancora limitati) di boicottaggio verso le aziende catalane; mentre un governo regionale potrebbe anche procedere a nazionalizzazioni di alcuni settori strategici come l’energia.