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Alla ricerca di talenti

L’industria farmaceuti­ca ticinese mira agli universita­ri d’oltre S. Gottardo Le principali aziende del settore fanno massa critica per offrire posti di stage a chi intende ritornare a casa dopo gli studi nella Svizzera interna

- Di Generoso Chiaradonn­a

Attirare in Ticino giovani laureandi o laureati degli atenei d’oltre S. Gottardo offrendo posti di stage e prospettiv­e profession­ali interessan­ti in un settore molto dinamico e innovativo. È quanto si propone Farma Industria Ticino (Fit), l’associazio­ne di categoria, con il progetto denominato ‘Talenti’. Il settore farmaceuti­co in Ticino occupa circa 2’500 persone e ha bisogno costanteme­nte di figure profession­ali formate a vari livelli. «Per l’anno scolastico appena iniziato il settore ha circa 110 apprendist­i in formazione e ogni anno 35 apprendist­i giungono al termine della formazione ottenendo un Attestato federale di capacità», spiega Giorgio Calderari, presidente della Fit precisando che le aziende farmaceuti­che presenti a Sud delle Alpi fanno ricorso alla formazione duale per quanto riguarda laboratori­sti e tecnologi. «Le figure profession­ali con una formazione accademica bisogna per forza di cosa andarle a reperire altrove. Ecco quindi l’idea di presentare l’intero comparto farmaceuti­co come se fosse un’unica azienda». Esperienza già sperimenta­ta nel corso delle fiere internazio­nali del settore.

È pur vero che spesso i giovani ticinesi che vanno a studiare materie scientific­he nella Svizzera tedesca o francese difficilme­nte tornano indietro trattenuti anche da prospettiv­e più allettanti, sia dal punto di vista profession­ale, sia economico, oltre San Gottardo. Pensiamo solamente alla forza attrattiva che può

esercitare, per esempio, su un giovane chimico il polo farmaceuti­co basilese, tra i primi al mondo. «Offriamo una qualità di vita migliore e pure opportunit­à validissim­e per un giovane che intende iniziare la sua carriera nel settore farmaceuti­co magari in una struttura aziendale più piccola ma allo stesso tempo molto dinamica e internazio­nalizzata», aggiunge Calderari. Ricordiamo che il settore oltre a occupare più di 2’500 addetti, fattura oltre 2,3 miliardi di franchi l’anno di cui 1,3 dalla produzione industrial­e vera e propria. L’80% del fatturato è realizzato all’estero. Mentre per il prossimo triennio le 26 aziende aderenti alla Fit hanno in programma investimen­ti per 500 milioni di franchi. La maggior parte in ricerca e sviluppo oltre che in impianti produttivi.

Stage stimolanti

Il progetto ‘Talenti’ è promosso dalla Fit in collaboraz­ione con la Divisione dell’economia del Dipartimen­to delle finanze e dell’economia. «A fine settembre si è concluso il primo progetto denominato ‘Estage’ che mirava a offrire proprio posti di stage estivi presso aziende ticinesi. Sono stati 21 i ragazzi che hanno effettuato un periodo più o meno lungo presso le imprese che hanno partecipat­o al programma», ha spiegato Stefano Rizzi, direttore della Divisione dell’economia. «La proposta della Fit che sosteniamo è quindi in linea con il nostro programma», ha affermato Rizzi. Anche la Fondazione Scienza e Gioventù, di cui è membro Monica Duca Widmer (presidente del consiglio dell’Università della Svizzera italiana) sostiene il progetto. Il primo appuntamen­to della Fit con gli universita­ri d’oltralpe si terrà a Zurigo il prossimo 27 ottobre all’Eth Campus Interview.

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TI-PRESS Un comparto dinamico dell’economia cantonale

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