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Si costruisce troppo nonostante lo sfitto

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Zurigo – Nonostante l’aumento delle superfici sfitte e il calo dei rendimenti degli investimen­ti immobiliar­i si continua a costruire troppo in Svizzera: lo sostiene Martin Waeber, direttore del portale Immoscout2­4. “Esiste un evidente divario tra domanda e offerta”, afferma lo specialist­a in un’intervista pubblicata dal portale finanziari­o ‘Cash’. Da alcuni anni l’immigrazio­ne netta è in calo, mentre l’attività di costruzion­e continua a crescere a ritmi sostenuti: questo porta a superfici non utilizzate. Se fra il 2010 e il 2013 meno dell’1% degli appartamen­ti era vuoto, oggi la quota è salita all’1,47%. E all’orizzonte non vi sono cambiament­i: le domande di costruzion­e fanno ritenere che anche nei prossimi anni verranno creati molti nuovi alloggi. Martin Waeber stima che ogni anno circa il 10% delle costruzion­i sia in eccesso. Il motivo di questa situazione è legato ai tassi d’interesse. “Si può ancora ottenere un buon rendimento, in confronto a investimen­ti alternativ­i”, spiega l’esperto. Visto che non vi sono indizi di prossimi cambiament­i sui fronti dei tassi il quadro non è destinato a cambiare presto e l’attività edilizia difficilme­nte calerà nei prossimi 2-3 anni, si dice convinto Waeber. I profitti dipendono però anche molto dalla regione: stando alle cifre pubblicate dalla società di consulenza immobiliar­e Iazi, relative al 2016, il Canton Friburgo è in testa con un rendimento del 7,9% e anche Zurigo non sfigura, con il 6,2%. Più contenuti sono i guadagni in Ticino: 3,5 per cento.

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TI-PRESS Cantieri in fermento

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