Ecco la strategia per mantenere vive e ‘sane’ le valli Mesolcina e Calanca
Servizi, posti di lavoro di qualità, cultura e turismo alcuni dei tasselli fondamentali
Come tutte le Regioni grigionesi, anche la Moesa dispone di un’Agenda 2030, un documento stilato negli scorsi anni contenente una strategia di sviluppo per le valli Mesolcina e Calanca e che in pratica risponde alla domanda: su cosa dovrà puntare la Regione? «Viviamo una situazione finanziaria non facile – sottolinea il presidente Samuele Censi – anche a seguito della decisione della Confederazione sui canoni idrici a cui Ticino e Grigioni si stanno opponendo». Tale decisione, spiega, causa minori entrate nelle casse comunali rispetto al passato. «Perciò dobbiamo inventarci nuove possibilità di introiti – sottolinea Censi – altrimenti i nostri Comuni saranno veramente in difficoltà». Il presidente della Regione non intende creare allarmismo, bensì focalizzare l’attenzione sull’obiettivo dell’Agenda 2030, ovvero mantenere vive e in salute le valli attraverso il miglioramento dei servizi. «Contrariamente all’andamento nel resto dell’arco alpino, secondo le previsioni dell’Ufficio di statistica la nostra Regione vivrà un certo incremento demografico, in particolare nella Bassa valle». Anche per questo motivo, continua Censi, bisognerà «rimanere al passo con i tempi per offrire posti di lavoro e servizi di qualità pure in periferia». Diversi i tasselli su cui puntare per riuscire in quest’intento. Da una parte Censi cita la riqualificazione degli edifici esistenti per ripopolare queste valli e permettere un ricambio generazionale. Un esempio in tal senso lo offre il Comune di Calanca che, supportato da una fondazione, ha avviato un progetto per attirare nuove famiglie. «In tal senso sarà importante capire quali siano gli aiuti cantonali di cui poter usufruire», sottolinea. Un altro punto fondamentale riguarda lo sviluppo delle infrastrutture di telecomunicazione, che secondo la Regione vanno rese più performanti, per esempio con una migliore diffusione della rete di fibra ottica. «Necessaria per dislocare aziende o servizi». Non sono da meno progetti culturali e turistici, come l’avviata valorizzazione delle stazioni e del vecchio tracciato della Ferrovia Retica e la pista ciclopedonale. Una spinta notevole potrebbe darla il Parco regionale della Calanca. Una decisione da Coira sui sussidi cantonali per la sua progettazione è attesa nelle prossime settimane, come ci spiega il sindaco di Rossa Graziano Zanardi, vicepresidente della Regione Moesa. Riallacciandosi all’idea di riqualificare le zone industriali/artigianali, Samuele Censi ricorda infine che il compito degli amministratori sarà proprio quello di trovare equilibrio nei conti pubblici e, per fare ciò, «le entrate sono molto importanti».