Ticino-Piemonte c’è la firma
Sancita ieri alle Isole di Brissago la dichiarazione d’intesa su temi transfrontalieri
«È senz’altro una cosa molto positiva aver rinnovato questa intesa con il Piemonte che esisteva già, ma che necessitava di essere rinfrescata e che è soprattutto un punto di partenza per un lavoro concreto che dovrà essere fatto in futuro sui vari temi». Sono le parole del presidente del Consiglio di Stato Manuele Bertoli alla ‘Regione’ nelle ore successive alla firma della Dichiarazione d’Intesa tra Canton Ticino e Regione Piemonte, avvenuta ieri alle Isole di Brissago. Commercio, turismo, energia e trasporti, formazione, cultura, tutela del territorio e dell’ambiente, salute e scienze mediche, sport, giovani e montagna. Questo il ricco menù dell’incontro che attendeva Bertoli – accompagnato dal cancelliere dello Stato Arnoldo Coduri e dal delegato per le relazioni esterne Francesco Quattrini – e il vicepresidente della Regione Piemonte Aldo Reschigna su temi di interesse comune, tra i quali spiccano il futuro della Navigazione Lago Maggiore, il progetto di Parco nazionale del Locarnese e l’annoso problema della messa in sicurezza della Statale 34. Partendo da quest’ultima, la Regione Piemonte ha potuto definire le modalità degli interventi per la stabilizzazione – che si vuole “risolutiva” – dei versanti e della protezione della carreggiata. Nello specifico, una prima fase prenderà il via nel 2018. Nel 2019, inoltre, saranno avviati i lavori sull’altrettanto impegnativa Statale 337 della Valle Vigezzo, fra Re e la dogana di Camedo. Avviate, infine, le trattative per il passaggio di competenze all’Anas della provinciale della Valle Cannobina. In attesa di ascoltare la voce della popolazione locarnese toccata dal progetto di Parco nazionale del Locarnese, la Regione Piemonte sosterrà la creazione di un’area protetta transfrontaliera nella zona della Valle dei Bagni, potendo contare anche sulla disponibilità dimostrata nei confronti dell’intero progetto da parte del Ministero dell’ambiente italiano. L’incontro di ieri ha consentito anche un mutuo aggiornamento sulla comunità di lavoro Regio Insubrica, attualmente presieduta dal Piemonte e sul Programma di cooperazione Interreg Italia-Svizzera per il periodo 2014-2020, del quale riferiamo nell’approfondimento poco sotto.
Navigazione Lago Maggiore, in attesa del business plan
Quanto al futuro dei dipendenti della Nlm, l’intesa ufficializzata porta con sé l’impegno italo-svizzero alla salvaguardia dell’occupazione, pur non aggiungendo momentaneamente nulla alla vicenda. «Oggi – spiega Bertoli – abbiamo parlato di Navigazione in termini che hanno riguardato la firma dell’intesa. Il momento nel quale fare un passo avanti su questo tema sarà mercoledì prossimo, quando ci verrà presentato il business plan. Senza di quello, di per sé non possono esserci novità». Italia e Svizzera lasciano comunque le Isole con un «impegno da parte della Regione Piemonte a contattare il ministro italiano dei Trasporti Del Rio in tempi abbastanza stretti, per continuare a ricordargli quanto sia importante la questione. Mi sento di poter dire che non sarà una cosa a lungo termine».
‘Ci sono mille possibilità per offrire prestazioni di tipo turistico’
La salvaguardia dell’occupazione è parte integrante delle intenzioni del Consiglio di Stato di consolidare l’attività di linea e turistica sul Verbano. Un “turistica” che potrebbe aprire a nuovi scenari: «Sul Lago Maggiore – dice il presidente – non c’è un’offerta da parte della Navigazione particolarmente sviluppata, a differenza da quanto c’è, invece, su altri laghi svizzeri, o come sul Lago di Lugano, dove oltre alla linea c’è anche la possibilità di offrire servizi per comitive, mille possibilità per fornire prestazioni di tipo turistico. Non parlo solamente del bacino svizzero, ma anche di quello italiano. Questa è evidentemente una pista di sviluppo importante. Se il Consorzio si occuperà anche di questo, non solo sulla parte svizzera, il tutto potrà generare economia e di conseguenza anche richiesta di personale». Su chi sarà questo fornitore di servizi, è necessario attendere: «La questione di privato e pubblico è in fase di approfondimento, perché probabilmente per il futuro non saranno solo la Nlm o il Consorzio a dover navigare. Ci potrebbero essere anche altri attori che si occuperanno di questioni più di nicchia, importanti per valorizzare ulteriormente il lago».
Convergenze italo-svizzere su Nlm, Statale 34 e Parco nazionale del Locarnese. ‘Un punto di partenza’, per il presidente del Consiglio di Stato Manuele Bertoli.