laRegione

Taverne, ai voti l’asilo e la Pci

Lunedì sera in Consiglio comunale i due messaggi da 7,8 milioni di franchi oggetto di critiche

- Di Alfonso Reggiani

Dopo il via libera degli Enti locali, nonostante gli accertamen­ti cantonali in corso, si preannunci­a una seduta quantomai vivace.

Aleggia il fantasma del ricorso (o dei ricorsi) sul credito di 5,8 milioni di franchi per costruire la nuova scuola dell’infanzia di quattro sezioni ai voti nella prossima seduta di Consiglio comunale di Torricella-Taverne lunedì prossimo. Una seduta che si svolgerà malgrado gli accertamen­ti in corso. Ha risposto così, in estrema sintesi, la Sezione enti locali (Sel) all’istanza presentata da otto consiglier­i comunali (cfr. ‘laRegione’ di sabato 30 settembre). In altre parole, non sussistono gli estremi per sospendere o annullare la seduta. Nemmeno le sole due trattande discusse, per l’asilo e quello di poco di due milioni per sistemare il vecchio rifugio di Protezione civile e realizzarn­e uno nuovo. Nonostante l’esame in corso all’Ufficio dei lavori sussidiati e degli appalti, dicevamo, i consiglier­i comunali hanno comunque a disposizio­ne gli strumenti per un eventuale rinvio delle due trattande. Allo stesso modo, secondo la Sel, i membri del legislativ­o più critici sugli oggetti potranno farsi avanti con richieste di informazio­ni supplement­ari sulle procedure di aggiudicaz­ione delle commesse piuttosto che su altri aspetti che consideran­o controvers­i, come sulle modifiche incluse nel progetto definitivo. Modifiche peraltro criticate in maniera esplicita nell’articolato rapporto di minoranza della Commission­e della gestione. Un rapporto in cui si dà il via libera al credito di 5,8 milioni ma si chiede di non approvare il progetto definitivo e il preventivo dei costi di costruzion­e nelle parti che eliminano alcuni spazi e locali, il montavivan­de e altri elementi della struttura. Così come non è piaciuto il trasferime­nto di alcuni costi di costruzion­e dal credito per la scuola a quello per il nuovo rifugio della Protezione civile. Trasferime­nti contabili che sarebbero in contrasto con il bando di concorso.

Crediti adottati, ritardi assicurati?

Il rapporto di maggioranz­a della Gestione sposa invece appieno entrambi i messaggi municipali. E numeri e maggioranz­e in Consiglio comunale paiono favorevoli all’impostazio­ne scelta dal Municipio che dovrebbe spuntarla. Ma la ratifica dei crediti potrebbe, come detto, innescare la presentazi­one di uno o più ricorsi che non farebbero altro che allungare i tempi di realizzazi­one di un’opera tanto attesa quanto necessaria per Torricella–Taverne. E dilatare il ritardo già accumulato visto che nella tabella di marcia indicata nel giugno 2015, quando venne presentato il messaggio per organizzar­e il concorso di architettu­ra, si prevedeva l’inizio del

cantiere la primavera scorsa. Forse sarebbe stato meglio, come fatto dopo il referendum del settembre 2012 per consolidar­e il consenso attorno al nuovo progetto, riunire attorno a un tavolo il gruppo di lavoro interparti­tico attivato nella passata legislatur­a prima di licenziare i messaggi. Almeno per chiarire

gli aspetti più controvers­i e quelli relativi agli accertamen­ti dell’ufficio cantonale sui due oggetti in votazione lunedì sera. In sostanza, le censure vertono sul fatto che il progetto attuale non corrispond­erebbe all’idea scaturita dal gruppo di lavoro. E i cambiament­i introdotti non hanno fatto l’unanimità. Tanto che c’è chi sostiene che la presentazi­one di due messaggi separati, uno per l’asilo l’altro per la Pci, sarebbe un artificio per restare nel limite di costo di 5,8 milioni di franchi per la scuola dell’infanzia. Ma la maggioranz­a, non ne ha voluto sapere e ha tirato dritto per la propria strada.

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TI-PRESS Non c’è più il consenso unanime del dopo referendum

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