Taverne, ai voti l’asilo e la Pci
Lunedì sera in Consiglio comunale i due messaggi da 7,8 milioni di franchi oggetto di critiche
Dopo il via libera degli Enti locali, nonostante gli accertamenti cantonali in corso, si preannuncia una seduta quantomai vivace.
Aleggia il fantasma del ricorso (o dei ricorsi) sul credito di 5,8 milioni di franchi per costruire la nuova scuola dell’infanzia di quattro sezioni ai voti nella prossima seduta di Consiglio comunale di Torricella-Taverne lunedì prossimo. Una seduta che si svolgerà malgrado gli accertamenti in corso. Ha risposto così, in estrema sintesi, la Sezione enti locali (Sel) all’istanza presentata da otto consiglieri comunali (cfr. ‘laRegione’ di sabato 30 settembre). In altre parole, non sussistono gli estremi per sospendere o annullare la seduta. Nemmeno le sole due trattande discusse, per l’asilo e quello di poco di due milioni per sistemare il vecchio rifugio di Protezione civile e realizzarne uno nuovo. Nonostante l’esame in corso all’Ufficio dei lavori sussidiati e degli appalti, dicevamo, i consiglieri comunali hanno comunque a disposizione gli strumenti per un eventuale rinvio delle due trattande. Allo stesso modo, secondo la Sel, i membri del legislativo più critici sugli oggetti potranno farsi avanti con richieste di informazioni supplementari sulle procedure di aggiudicazione delle commesse piuttosto che su altri aspetti che considerano controversi, come sulle modifiche incluse nel progetto definitivo. Modifiche peraltro criticate in maniera esplicita nell’articolato rapporto di minoranza della Commissione della gestione. Un rapporto in cui si dà il via libera al credito di 5,8 milioni ma si chiede di non approvare il progetto definitivo e il preventivo dei costi di costruzione nelle parti che eliminano alcuni spazi e locali, il montavivande e altri elementi della struttura. Così come non è piaciuto il trasferimento di alcuni costi di costruzione dal credito per la scuola a quello per il nuovo rifugio della Protezione civile. Trasferimenti contabili che sarebbero in contrasto con il bando di concorso.
Crediti adottati, ritardi assicurati?
Il rapporto di maggioranza della Gestione sposa invece appieno entrambi i messaggi municipali. E numeri e maggioranze in Consiglio comunale paiono favorevoli all’impostazione scelta dal Municipio che dovrebbe spuntarla. Ma la ratifica dei crediti potrebbe, come detto, innescare la presentazione di uno o più ricorsi che non farebbero altro che allungare i tempi di realizzazione di un’opera tanto attesa quanto necessaria per Torricella–Taverne. E dilatare il ritardo già accumulato visto che nella tabella di marcia indicata nel giugno 2015, quando venne presentato il messaggio per organizzare il concorso di architettura, si prevedeva l’inizio del
cantiere la primavera scorsa. Forse sarebbe stato meglio, come fatto dopo il referendum del settembre 2012 per consolidare il consenso attorno al nuovo progetto, riunire attorno a un tavolo il gruppo di lavoro interpartitico attivato nella passata legislatura prima di licenziare i messaggi. Almeno per chiarire
gli aspetti più controversi e quelli relativi agli accertamenti dell’ufficio cantonale sui due oggetti in votazione lunedì sera. In sostanza, le censure vertono sul fatto che il progetto attuale non corrisponderebbe all’idea scaturita dal gruppo di lavoro. E i cambiamenti introdotti non hanno fatto l’unanimità. Tanto che c’è chi sostiene che la presentazione di due messaggi separati, uno per l’asilo l’altro per la Pci, sarebbe un artificio per restare nel limite di costo di 5,8 milioni di franchi per la scuola dell’infanzia. Ma la maggioranza, non ne ha voluto sapere e ha tirato dritto per la propria strada.