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Un Lugano intrattabi­le

I bianconeri dominano il Ginevra e colgono un successo molto convincent­e. Primo shutout per Merzlikins.

- Di Grégoire Macheret

Ginevra – Una gran bella vittoria. Già, perché il Lugano a Ginevra, mostra la sua superiorit­à rispetto al complesso ginevrino. La squadra di Woodcroft, la cui panchina traballa pericolosa­mente, non riesce praticamen­te mai a mettere in difficoltà i bianconeri. Solo nei primi 2’ dell’ultimo periodo i locali riescono a spingere, per il resto, alle Vernets, ci sono solo gli ospiti. I ticinesi si dimostrano molto ben organizzat­i e non concedono quasi nulla. Si capisce subito che Fazzini e compagni sono ispirati. Dopo una prima fase di studio, Sanguinett­i in superiorit­à numerica segna la prima rete all’11’. Un punto significat­ivo, dato che i sottocener­ini non segnavano con l’uomo in più sul ghiaccio da oltre 300 minuti. Inoltre il secondo gol stagionale dell’americano è pure il game-winning goal. Elvis Merzlikins mette infatti nel cesto il primo shutout stagionale.

La linea di Fazzini, Hofmann e Lapierre continua a brillare

Il lettone, pur non impegnato di frequente, si dimostra sempre attento, in particolar­e di fronte ai tentativi proposti soprattutt­o dal topscorer avversario Simek, l’unico ginevrino ispirato, ed è fortunato quando Loeffel nel primo tempo colpisce il palo. Ben diverso invece il discorso offensivo in casa Lugano. Nuovamente sugli scudi la linea formata da Fazzini, Lapierre e Hofmann. I tre combinano che è un piacere e non è un caso che le due segnature della definitiva sicurezza siano firmate dal 24enne neocastell­ano. Quest’ultimo porta dunque il suo bottino a 7 reti segnate in sole 6 partite. Una media stratosfer­ica, degna del miglior straniero. Sarebbe però ingiusto ridurre la vittoria

del complesso di Ireland solamente allo stato di grazia del blocco citato prima. Anche gli altri elementi della rosa fanno la loro parte, a cominciare dai vari Reuille e Bertaggia, bravi a sacrificar­si nel lavoro difensivo. In generale sono parecchi i tiri bloccati dalla difesa bianconera, una difesa però aiutata anche dalla pochezza dell’avversario. Le Aquile hanno faticato molto, specialmen­te nella fase d’impostazio­ne, merito anche di un Lugano bravo a effettuare una pressione costante. Il 4-0 finale, giunto grazie al secondo punto personale ottenuto

dall’ottimo Sanguinett­i, ancora in powerplay, non fa una grinza. Ottimo appunto il gioco sfoggiato dai bianconeri in superiorit­à numerica. Ben tre i centri iscritti in questa situazione speciale, tutte reti che hanno rovinato il debutto stagionale da titolare del portiere Mayer, ristabilit­osi dall’incidente avuto in quad nella scorsa estate. Nel complesso solo note positive per il rientrante Sannitz e compagni. Questa sera alla Resega arriverà il Bienne, Sarà un’occasione ghiotta per tentare di incamerare il quarto successo consecutiv­o.

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KEYSTONE Dario Bürgler si libera del ginevrino Henrik Tömmernes

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