AMNESTY INTERNATIONAL
Amnesty International (AI) opera per la liberazione di uomini o donne imprigionati nel mondo per il loro credo, colore della pelle, lingua, origine etnica o religione, purché non abbiano mai fatto uso né propagandato la violenza. Ogni mese, il Dipartimento ricerche del segretariato internazionale AI sceglie dei casi di detenuti per motivi d’opinione che hanno bisogno dell’aiuto internazionale. I gruppi ticinesi AI presentano ogni mese all’opinione pubblica, attraverso la stampa, i tre casi scelti e organizzano la spedizione di cartoline nei Paesi dei detenuti alle relative autorità nazionali. Informazioni dettagliate sul sito www.amnesty-ticino.ch.
Kirghizistan
Al temine di un processo iniquo, Azimjan Askarov, noto difensore dei diritti umani di etnia uzbeca, è stato condannato al carcere a vita per “detenzione di munizioni e complicità nell’uccisione di un poliziotto”; accuse queste manifestamente prefabbricate. In realtà Azimjan Askarov, direttore dell’organizzazione per la difesa dei diritti umani Vozdukh (Aria), si era limitato a documentare, filmandole, le violenze contro le persone di etnia uzbeca nonché gli incendi delle loro case durante i moti violenti scoppiati nel 2010 a Bazar- Korgon nel sud del Kirzighistan, durante i quali era rimasto ucciso un membro della polizia. Amnesty International chiede la liberazione immediata e senza condizioni di Azimjan Askarov, un prigioniero di coscienza condannato unicamente per le sue attività in difesa dei diritti umani.
Cina
Liu Xia, vedova dello scrittore e premio Nobel per la pace del 2010 Liu Xiaobo, è tuttora confinata nello Yunnan sotto strettissima sorveglianza da parte della Sicurezza Nazionale. Non le è permesso comunicare con nessuno. La sua reclusione, la scomparsa della madre nel 2016, del padre e del marito nel 2017 le hanno provocato una severa depressione alla quale si aggiungono i suoi cronici problemi cardiaci. Le autorità cinesi le impediscono però di ricevere le appropriate cure ospedaliere di cui avrebbe urgentemente bisogno. Il 10 agosto scorso, in una lettera aperta al Presidente Xi Jinping ,oltre 70’000 persone hanno chiesto la fine delle persecuzioni contro di lei. Poco dopo, il 18 agosto, in un video pubblicato su YouTube, Liu Xia, visibilmente scossa, ha dichiarato che sta rimettendosi lentamente e ha chiesto a tutti di lasciarle il tempo per elaborare i suoi lutti. Amnesty International chiede che Liu Xia sia immediatamente liberata e che le restrizioni alla sua libertà di movimento siano definitivamente annullate.
Iran
Al termine di un processo iniquo durato meno di 15 minuti e basato su prove manifestamente infondate, Atena Daemi è stata condannata a 7 anni di carcere per “riunioni finalizzate alla realizzazione di infrazioni intese a compromettere la sicurezza nazionale”. Arash Sadeghi è stato condannato sulla scorta di false accuse di natura politica a 19 anni di prigione per “aver sostenuto propaganda anti-regime”. Goldrokh Ebrahimi Iraee è stata condannata a 30 mesi di carcere per “attentato ai sacri valori dell’Islam.” dopo aver redatto uno scritto, mai pubblicato, contro la lapidazione femminile. Amnesty International chiede la liberazione immediata e senza condizioni di Atena Daemi, Arash Sadeghi e Goldrokh Ebrahimi Iraee, considerati prigionieri di coscienza in quanto condannati unicamente per aver pacificamente esercitato il proprio diritto alla libertà d’espressione e di associazione.
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