Una commissione per 160 franchi a chi serve?
I media nelle ultime settimane hanno dato molto risalto a una cena offerta del valore di 160 franchi in un modo che a noi comuni mortali sembrava che la stessa fosse un reato da vari milioni di franchi. Io non posso dare pareri giuridici ma sono dell’opinione che creare una commissione d’inchiesta parlamentare con Presidente, Vice e membri, che sicuramente ci costerà almeno 50 volte la cena e che alla fine non ci dirà nulla perché la causa è un nulla sia esclusivamente un attacco politico a una persona per non dire uno sgambetto. Dico questo perché per un amico o ex amico di un parlamentare che ha sottratto (non dico rubato per non essere denunciato per calunnia) medicinali o presunti tali per dei valori molto ma molto superiori in un ospedale pubblico, si è cercato di dire poco o nulla e di sicuro non si fanno commissioni d’inchiesta parlamentare ne tantomeno se ne parla sui giornali sia settimanali che domenicali e si che le confezioni sottratte (non rubate!!!) costavano anche oltre i 500 franchi l’una. Ora tutti possono sbagliare per volontà per negligenza e per leggerezza, ma utilizzare la gogna mediatica mirata per giustiziare una persona rea di una piccola leggerezza e non di un reato la dice lunga su quanto si vuol far sapere o nascondere ai cittadini, si perché il caso dei medicinali sottratti (non rubati!!!) sono un errore di volontà e cioè un reato che per necessità o volontà d’immagine politica non va enfatizzato. In conclusione io penso che per ottenere la considerazione e l’interesse dei cittadini sia opportuno che il nostro legislativo agisca di riflesso alla realtà reale e non a quanto alcune aree condizionano mediaticamente, in ogni caso io sono fiducioso che con la votazione sulla civica, spero che i nostri parlamentari impareranno a conoscere che il loro impegno è di milizia e non per accumulare gettoni nelle commissioni d’inchiesta inutili.
Roberto Sanvido, Lugano