laRegione

Sana e salva

-

Berna – Decine di soccorrito­ri hanno impiegato 13 ore per estrarre una bimba di due anni caduta mercoledì in una forra nella regione dell’Aletsch, nell’Alto Vallese. La piccola è sana e salva. L’incidente è avvenuto verso le 11.45 mentre la bambina stava effettuand­o un’escursione con la famiglia nella regione della Riederalp, in località Moosfluh, da dove si può ammirare il grande ghiacciaio dell’Aletsch. Allontanat­asi di pochi metri dal sentiero, la bimba è caduta in una faglia del terreno estremamen­te stretta e profonda poco più di sei metri, indica Matthias Lorenz, comandante dei pompieri dell’Aletsch, confermand­o ieri la notizia data da diversi media. Dopo essere stati allertati dai genitori, una famiglia della Svizzera tedesca in vacanza nella regione, sul posto sono intervenut­i complessiv­amente un centinaio di soccorrito­ri. “Siamo stati impegnati per ore in una lotta contro il tempo. Per evitare smottament­i, abbiamo dovuto sgomberare i massi di pietra un centimetro dopo l’altro”, ha spiegato il comandante. I soccorrito­ri si sono susseguiti fino alle 2 di giovedì mattina per trarre in salvo la piccola, che durante l’operazione ha sempre dato segni di vita. “Non ho mai visto un simile salvataggi­o”, ha commentato Lorenz. Stando alle prime informazio­ni, la disavventu­ra capitata alla bimba non ha nulla a che vedere con lo spettacola­re scoscendim­ento di terreno di Moosfluh. Sulla sponda sinistra del ghiacciaio dell’Aletsch, un intero pendio è in movimento da diversi anni. La massa in questione è stimata dai geologi a circa 150

milioni di metri cubi. L’incidente non è avvenuto nel perimetro della frana, precisa Lorenz. La presenza di forre e doline in montagna come quella in cui è precipitat­a la bambina – spiega – possono essere la conseguenz­a di un’erosione naturale.

Newspapers in Italian

Newspapers from Switzerland