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Hofmann, di doppietta in doppietta

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Lugano – Sempre un passo avanti, da cima a fondo. Il Lugano la partita l’ha presa nelle sue mani fin dalle battute introdutti­ve, rischiando un po’ in avvio di terzo tempo, quando ha abbassato la guardia, ma ha tutto sommato meritato la posta piena. Il Bienne ha rincorso, ma l’ha fatto vanamente. Perché una volta rotto l’equilibrio iniziale con il centro di Bürgler, lesto a insaccare un disco vagante dopo la parata di Hiller su tiro di Lajunen, il match ha imboccato una chiara direzione. Quella dei bianconeri. Che al 12’ hanno raddoppiat­o approfitta­ndo di una penalità rimediata dalla panchina ospite; gol a firma di Hofmann, ancora una volta in collaboraz­ione con Fazzini. È da questa invidiabil­e posizione che la squadra di Ireland si è ripresenta­ta in pista nei secondi 20’. Poco prima di metà partita, Klasen (ancora con i padroni di casa a giostrare con un uomo in più) ha “scoccato il polsino” che non ha lasciato scampo a Hiller, fruttando il 3-0 per i suoi. Poi una fortunosa deviazione di Pedretti su tiro di Fey (pure a 5 contro 4), ha permesso ai bernesi di ridurre il passivo: 3-1, portato alla seconda sirena. Il 3-2 di Lofquist (estemporan­eo) ha riacceso il Bienne, mandando temporanea­mente in tilt il Lugano, ma una volta riordinate le idee (decisivo il 4-2 di Furrer), sul match è calato il sipario. Con l’ultima fiammata di Hofmann per il 5-2 definitivo. M.I.

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