Pronzini: Argo 1 ha finanziato i partiti?
Argo 1 ha finanziato partiti o singoli candidati in occasione delle elezioni cantonali 2015 o di altri appuntamenti elettorali? Lo chiede con un’interrogazione al Consiglio di Stato il deputato dell’Mps Matteo Pronzini. “Da marzo a oggi i rappresentanti dei partiti politici che si vantano di ‘rappresentare’ la popolazione ticinese non sono riusciti a cavare un ragno dal buco sulla vicenda Argo 1 – scrive Pronzini –. La sottocommissione della Gestione istituita appositamente (composta da tutti i partiti che formano gruppo in parlamento) non è stata in grado di appurare nulla”. Stando al deputato del Movimento per il socialismo “quanto emerso nel corso delle ultime settimane e la spregiudicatezza dei dirigenti di Argo 1 spingono a chiedersi se, in passato ed in occasione di scadenze politicamente importanti (come ad esempio le elezioni cantonali) Argo 1 e/o i suoi dirigenti non abbiano cercato di ‘sdebitarsi’ per il trattamento ricevuto attraverso finanziamenti a candidati e/o partiti politici. A questo punto – conclude Pronzini – ci pare una domanda più che legittima”.
Legami con l’Isis, decreto d’accusa per il cittadino turco
Nessuna relazione con gruppi terroristici, ma decreto d’accusa per rappresentazione di atti di cruda violenza in considerazione di foto e video condivisi su Facebook riguardanti la guerra in Siria. Alla chiusura dell’inchiesta – ne dà notizia la Rsi – cadono dunque i reati più gravi a carico del cittadino turco finito nel mirino degli inquirenti e indagato dopo l’operazione che, a febbraio, portò all’arresto dell’agente di Argo 1 accusato (e nel frattempo condannato dal Tribunale penale federale) per proselitismo. Il cittadino turco era indagato dalla Procura federale ma a piede libero. Con il decreto d’accusa sarà proposta una pena pecuniaria sospesa. L’ex agente della ditta di sicurezza, dalla duplice nazionalità, svizzera e turca, è stato inizialmente coinvolto anche nell’inchiesta della Procura cantonale a carico del responsabile operativo della Argo 1. La difesa, rappresentata dall’avvocato Carlo Borradori, confida in un decreto d’abbandono per il proprio assistito.