Secondo uno studio la perequazione finanziaria tra Cantoni ‘ricchi’ e ‘poveri’ è sensata
I Cantoni finanziariamente deboli della Svizzera orientale approfittano della perequazione finanziaria. Secondo uno studio della Scuola universitaria di Lucerna, presentato ieri a San Gallo, l’uso da parte di questi Cantoni dei soldi ricevuti si dimostra assennato. I Cantoni della Svizzera orientale registrano talvolta aggravi strutturali importanti che li situano tra i Cantoni finanziariamente deboli. I mezzi ottenuti annualmente dal fondo per la perequazione finanziaria consentono a questa regione di garantire ai propri residenti una buona offerta in infrastrutture e servizi, mantenendo la pressione fiscale a livelli moderati. Secondo la ricerca, Cantoni e Comuni della Svizzera orientale non registrano, se paragonati ad altre realtà, uscite o entrate eccessive. Ciò significa che amministrano i fondi ricevuti in modo responsabile, ha dichiarato il consigliere di Stato di Appenzello Esterno Köbi Frei, presidente della Conferenza dei direttori delle finanze della Svizzera orientale. Il Consiglio federale ha di recente deciso di istituire un gruppo di lavoro incaricato di preparare un progetto di riforma della perequazione entro il mese di marzo 2018. I Cantoni si sono recentemente accordati su una serie di misure per migliorare questo meccanismo: gli importi versati dalla Confederazione e dai Cantoni ‘ricchi’ a quelli ‘poveri’ dovrebbero essere calcolati e adeguati ogni anno. In questo modo, l’ammontare della compensazione seguirebbe l’effettiva evoluzione delle disparità tra i Cantoni.