Un Nobel alla libertà di scelta
L’economista Richard Thaler insignito del premio grazie alla ‘teoria del pungolo’
“Ogni aspetto nell’architettura delle scelte che altera il comportamento delle persone in modo prevedibile senza proibire la scelta di altre opzioni e senza cambiare in maniera significativa i loro incentivi economici. Per contare come un mero pungolo (nudge, in inglese), l’intervento dovrebbe essere facile e poco costoso da evitare. I pungoli non sono ordini. Mettere frutta al livello degli occhi conta come un nudge. Proibire il cibo spazzatura no”. È un estratto del libro ‘Nudge – La spinta gentile’ scritto da Richard H. Thaler, neolaureato con il Premio Nobel per l’economia 2017, con il giurista Cass Sunstein e pubblicato nel 2008. Tecnicamente non si tratta di un Nobel vero e proprio, ma del ‘Premio della Banca di Svezia per le scienze economiche in memoria di Alfred Nobel’. Nel suo lavoro di ricerca, l’economista dell’Università di Chicago ha analizzato il rapporto tra la nostra tendenza a fare supposizioni realistiche e le scelte economiche. Attraverso l’analisi delle conseguenze della ‘razionalità limitata’, delle ‘preferenze sociali’ e della ‘mancanza di autocontrollo’, Thaler ha mostrato come specifiche caratteristiche della psicologia umana condizionino le decisioni e di conseguenza i risultati per i mercati in ambito economico. Il libro, che ha avuto un notevole successo e ha influenzato il modo di concepire politiche e provvedimenti, anche da parte dei governi, descrive soluzioni che possano migliorare la vita delle persone, orientandone le scelte, ma senza limitare la loro libertà (‘paternalismo libertario’, nel libro). Thaler è nato nel 1945 nel New Jersey e insegna all’Università di Chicago Booth School of Business, nell’Illinois.