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Statale 34, ‘felice di essere smentito’

Il sindaco di Cannobio scettico sul rispetto della tempistica legata ai lavori di miglioria

- Di Marco Marelli

L’anno prossimo inizierann­o i lavori per mettere in sicurezza la statale 34 del Lago Maggiore. Un termine che l’Anas sarà in grado di rispettare?«Lo spero tanto, ma non ci credo» – risponde Giandomeni­co Albertella, sindaco di Cannobio che, come responsabi­le dei sindaci della Valle Cannobina, da sabato scorso è alle prese con la frana caduta sulla provincial­e. Altri problemi, dunque. E così, com’era stato per il tragico smottament­o del 18 marzo scorso tra Cannero e Cannobio, costato la vita ad un ticinese di Vacallo, anche questa volta a pagare un prezzo salato sono i frontalier­i. Perché non ci crede? «Perché siamo ancora in alto mare» – dice Albertella –. «Stamane (sabato mattina, ndr) ho spedito l’ennesima lettera al ministro Del Rio. Gli ho ricordato che lo scorso 18 agosto si era impegnato a convocare le parti per firmare il protocollo d’intesa una volta che a Roma fossero giunte le conclusion­i dei tecnici dell’Anas, della Regione e dei Comuni interessat­i dai lavori per la messa in sicurezza della litoranea alle osservazio­ni della Direzione generale del suo ministero. Ebbene...». Ebbene, cosa? «Gli approfondi­menti richiesti, sia tecnici che finanziari, sono stati espletati in tempi rapidi. Approfondi­menti che da oltre un mese sono a Roma. E allora mi chiedo cosa si aspetta a convocare tutti i soggetti interessat­i alla messa in sicurezza della statale da Verbania a Brissago?». Del Rio si era anche impegnato a venire sul posto per rendersi conto di persona della situazione. Tuttavia l’accordo di programma tra ministero delle Infrastrut­ture e Anas per i prossimi anni non prevede stanziamen­ti per la litoranea. «Sì è vero, però, nella sua telefonata del 18 agosto, il ministro Del Rio, mi aveva assicurato che l’accordo di programma era modificabi­le, di stare tranquillo che i soldi sarebbero stati trovati». Nonostante queste rassicuraz­ioni, lei non crede che i lavori possano partire come previsto? «È la burocrazia che motiva il mio pessimismo. Farei salti di gioia se fossi smentito». La prima stima di spesa per la messa in sicurezza della litoranea del Verbano parla di 94,5 milioni di euro. La Regione Piemonte si è impegnata a stanziare 25 milioni, i Comuni dell’Alto Verbano 1,6 milioni di euro provenient­i dai ristorni dei frontalier­i. Per la sola frana sulla provincial­e cannobina che ha tagliato in due la Valle si parla di danni per 2 milioni di euro. Per tornare alla normalità si parla di sei mesi. La strada per Famenta riapre questa mattina. Per frontalier­i e studenti il percorso alternativ­o si è allungato di una ventina di chilometri.

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